Testata in Messico nuova versione C4, in gara verso la sosta unica

CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Doppietta di Max Verstappen nella prima giornata di prove libere del Gran Premio di Città del Messico. Il tre volte campione del mondo è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere, abbassando i migliori tempi segnati nelle analoghe sessioni dello scorso anno rispettivamente di 0″989 (FP1) e 1″284 (FP2).
Dal punto di vista delle gomme, la giornata è stata caratterizzata dal test di una nuova versione della mescola C4 in vista di un suo possibile utilizzo nel 2024. Tanti i dati raccolti grazie alla collaborazione delle squadre che saranno analizzati nei prossimi giorni prima di prendere una decisione definitiva. In totale, i giri percorsi con la gomma senza banda colorata sono stati 265, quasi un quarto dei giri complessivi percorsi nelle due ore di prove libere. La mescola più usata è stata la C4 (350 giri).
“Dopo due weekend col formato Sprint, qui a Città del Messico siamo tornati al formato classico, con un venerdì dedicato principalmente al confronto fra le diverse mescole che abbiamo scelto per questo fine settimana”, sottolinea Simone Berra, Chief Engineer Pirelli. “Inoltre, avevamo in programma un test con una nuova versione della C4, con due set a disposizione di ciascun pilota da utilizzare a loro discrezione – aggiunge – ci tengo a ringraziare tutte le squadre per il supporto che ci è stato dato in questa fase di sviluppo importante perchè non è mai facile incastrare una simile novità in un programma sempre molto intenso”. “Penso che abbiamo raccolto molti dati utili – significativi alcuni test comparativi svolti fra l’attuale Medium e il prototipo – che ci porteranno a prendere nei prossimi giorni una decisione su un suo eventuale inserimento nella gamma 2024”. Per quanto riguarda il comportamento delle altre mescole, “vanno tenuti in considerazione due elementi – evidenzia Berra – Il primo è la rapida evoluzione delle condizioni della pista, che è andata gommandosi man mano che le vetture giravano. Il secondo sono state le condizioni meteorologiche che, soprattutto nella seconda sessione, hanno avuto un peso sulla prestazione delle gomme, in particolare sui long run effettuati nella parte finale, quando le temperature dell’aria e dell’asfalto sono scese in maniera significativa, ancor di più se comparate con quelle della prima sessione. Come prevedibile, il graining è stato un fenomeno importante soprattutto sulle mescole più morbide e sul pneumatico anteriore sinistro. Rilevante anche il degrado in termini di prestazione, il che potrà sicuramente avere un impatto sulle strategie. Sulla carta, la sosta unica è ancora la più veloce ma non si possono escludere le due soste o, comunque, un approccio flessibile da parte delle squadre, vale a dire la possibilità di iniziare la gara con le due alternative ben chiare e poi fare una scelta in base al comportamento della gomma nel primo stint – chiosa Berra – Va infatti tenuto presente che le condizioni della pista miglioreranno, il che potrà portare ad una progressiva riduzione del rischio di graining”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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