L’incontro con il capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli, il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri e il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, ha aperto il programma della missione che ha visto impegnata per tre giorni in Italia la commissione speciale del Parlamento Europeo sul terrorismo (Terr), a Roma e in Sicilia. Ad accompagnare la delegazione l’eurodeputata siciliana Caterina Chinnici, componente della stessa commissione Terr.
Nella prima giornata la rappresentanza della commissione Terr ha incontrato anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo e i responsabili di Eunavfor Med operazione Sophia. Ieri il trasferimento in Sicilia per un ciclo di incontri con esponenti delle istituzioni, delle unità operative e delle organizzazioni umanitarie attive nella gestione della crisi migratoria. Dopo un briefing a Catania con la task-force regionale dell’UE che riunisce i rappresentanti di Frontex, Eunavfor Med, Easo, Europol ed Eurojust, gli eurodeputati si sono recati in visita all’hotspot di Pozzallo. Presenti anche il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e il questore Salvatore La Rosa.
Stamattina, ancora a Catania, una visita a bordo della motonave Dattilo ormeggiata al porto e poi gli incontri con il prefetto Silvana Riccio, il questore Alberto Francini e gli esponenti del gruppo interforze istituito presso la procura di Siracusa che sul terrirorio si occupa di immigrazione irregolare e casi di sospetti collegamenti con il terrorismo. Oltre a Nathalie Griesbeck, presidente della Terr, hanno partecipato alla missione altri sei esponenti della commissione: i vicepresidenti Jeroen Lenaers e Geoffrey Van Orden, Ana Gomes, Helga Stevens, Maite Pagazaurtundùa Ruiz e Kristina Winberg. “Questa visita ha tratto spunto anche da alcune audizioni svolte durante i lavori parlamentari – dice Caterina Chinnici – e ha offerto alla commissione Terr l’occasione per approfondire, fra l’altro, le buone prassi italiane sul fronte del contrasto al terrorismo e della prevenzione della radicalizzazione all’interno delle carceri. È stato possibile, inoltre, acquisire informazioni sulle modalità dei controlli di sicurezza che vengono eseguiti durante le procedure di identificazione e registrazione dei migranti”.