Dopo il blocco degli oneri elettrici applicato dall’ARERA nel secondo semestre 2018, la loro piena riattivazione consente per il 2019 di riportarli in equilibrio, senza alcun aumento per il prossimo trimestre della spesa per l’energia elettrica, in riduzione del -0,08% per la famiglia tipo in tutela. Il più ampio utilizzo negli ultimi 2 trimestri del 2018 degli strumenti a disposizione dell’Autorità ha permesso di tutelare i consumatori, limitando la volatilità della spesa della bolletta. Per il gas dal 1° gennaio si registrerà una crescita del 2,3%, legata alla dinamica delle quotazioni nei mercati all’ingrosso e all’aumento degli oneri generali gas.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’energia elettrica nel primo trimestre 2019 l’aggiornamento è sostanzialmente determinato da un deciso calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento della materia prima (-5,32% sulla spesa della famiglia tipo), controbilanciato dalla riattivazione degli oneri generali (+5% sulla stessa spesa). Un aggiornamento degli oneri con cui si ottiene il loro completo adeguamento per recuperare, nel corso del 2019, quanto sospeso negli ultimi 2 trimestri del 2018.
Tale adeguamento permette di riportare i prossimi eventuali aggiornamenti degli oneri nell’ambito dei normali aggiustamenti legati al possibile variare del fabbisogno o della domanda. Per tener conto anche dell’aggiornamento infraperiodo della remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali (aggiornamento dei parametri Wacc), già deliberato dall’Autorità a inizio dicembre, leggero adeguamento poi per le tariffe di trasmissione, distribuzione e misura (+0,24%).
Il calo della componente materia prima per l’elettricità è determinato da diversi fattori, tra cui: il ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity energetiche dopo la forte crescita registrata nei mesi estivi, la conseguente riduzione del prezzo del gas naturale – rafforzata dalla maggiore disponibilità di offerta di gas liquefatto in Europa – e l’arresto del trend rialzista dei prezzi dei permessi di emissione della CO2 che, tuttavia, continuano ad avere un’accentuata volatilità, anche per effetto dell’eccesso di offerta che il mercato non ha ancora riassorbito.
Per il gas naturale all’aumento della spesa per la materia prima (+0,9% sulla spesa della famiglia tipo), legato alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, si affiancano un aumento degli oneri generali (+1%) e un leggero adeguamento delle tariffe di trasporto distribuzione e misura (+0,4%), che tiene conto anche anche dell’aggiornamento infraperiodo della remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali (aggiornamento dei parametri Wacc), già deliberato dall’Autorità a inizio dicembre.
Per l’elettricità la spesa (al lordo delle asse) per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il 1° aprile 2018 e il 31 marzo 2019 sarà di 560,2 euro, con una variazione del +4,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2017 – 31 marzo 2018), corrispondente a un aumento di circa 25 euro/anno. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.150 euro, con una variazione del +10% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2017 – 31 marzo 2018), corrispondente a circa 105 euro/anno.