BARI (ITALPRESS) – Sono stati 1463 i ricorsi presentati nel 2023 al Tribunale amministrativo regionale della Puglia, “quel giudice – come sottolinea il governatore Michele Emiliano – che consente a molte delle procedure pubbliche e private che hanno a che fare con autorizzazioni pubbliche, di essere regolari, legittime e veloci”. E’ questo il dato emerso questa mattina a Bari nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar. Il numero è simile a quello del 2022, ma la distanza tra un anno e l’altro è evidente se si contano le 37 domande aggiuntive e i 47 ricorsi incidentali, che segnano un totale +111 (1881 contro 1770).
Sono stati in tutto 1420 i ricorsi decisi, segnando una piccola diminuzione spiegabile con la riduzione dell’organico di magistratura. Aumentano i ricorsi pendenti (2701, +1,6%). Tra i settori interessati dai lavori del tribunale, ci sono stati soprattutto quello dell’ambiente e della gestione dei rifiuti e quello dell’urbanistica. Riguardo al primo, i ricorsi sono quasi raddoppiati, passando dai 49 del 2022 ai 90 del 2023, di cui 60 decisi.
Per Emiliano, il fatto che il Tar sia “un giudice veloce, che sbriga in fretta le sue cause, a differenza di altri settori” è “molto importante”. Nel suo intervento, che ha seguito la relazione del presidente del Tar Puglia Angelo Scafuri sulla giustizia amministrativa nella circoscrizione, il governatore ha sottolineato che “la Regione Puglia ora può contare su un’Avvocatura poderosa, guidata da Rossana Lanza, composta da tanti bravi avvocati, in maggioranza donne, che ha ridotto enormemente il costo delle parcelle milionarie, come era in passato, a poche centinaia di migliaia di euro. Il nostro giudizio sugli anni trascorsi è complessivamente positivo, e voglio qui ricordare il periodo della pandemia e tutta la produzione normativa di ordinanze che il Tar ha dovuto valutare, consentendoci comunque, anche in quell’emergenza così drammatica, di fare il nostro dovere”.
Nel suo intervento Emiliano ha parlato dell’attività di antimafia sociale condotta dalla Regione: “Tutti coloro che hanno voglia di combattere la mafia hanno nelle istituzioni locali e, in particolare, nel comune di Bari e nella Regione Puglia, un interlocutore molto importante. Oggi abbiamo parlato soprattutto di Foggia, dove la Regione Puglia ha collaborato con la Procura di Bari per aprire un ufficio della Direzione Distrettuale Antimafia. Abbiamo collaborato per aprire un ufficio della DIA, Dipartimento Investigativo Antimafia, mettendo a disposizione risorse regionali. Abbiamo fortemente premuto sui Ministeri dell’epoca per ottenere la formazione di un reparto nuovo dei Carabinieri che operano sul Gargano, i Cacciatori di Puglia, e abbiamo ottenuto l’accasermamento a San Severo di reparti importanti della Polizia di Stato. Il comune di Foggia ha patito lo scioglimento per mafia. E’ stato un momento drammatico nei quali tutta la provincia ha subito danni incalcolabili, che la nuova sindaca, Maria Aida Episcopo, donna straordinaria di grande energia, cercherà di superare con l’aiuto della Regione. I foggiani onesti sono la quasi totalità, combattono una battaglia formidabile, ma spesso, a causa di poche pecore nere, vengono descritti come delinquenti. I foggiani non sono delinquenti, sono persone per bene”.
Emiliano ha concluso l’intervento sul tema dell’autonomia differenziata: “Ci sarà una valanga di ricorsi. Questo sistema consentirà a ogni Regione di fare leggi diverse su materie analoghe. Ci saranno problemi di interpretazione di nuove competenze e di budget, ma anche un ingolfamento generale del sistema che sarà drammatico. L’autonomia differenziata è come mettere tutti i numeretti della tombola dentro un sacchetto, e mischiarli e poi tirarli fuori sperando che continuino a collimare, formando lo stivale. Sarà difficile”.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e il sindaco di Bari Antonio Decaro.
– Foto: Ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).