Tar del Piemonte, 887 ricorsi per la carta del docente nel 2024

TORINO (ITALPRESS) – “La questione della carta del docente è diventata un grave problema per il tribunale amministrativo”. È questo il monito lanciato dal presidente del Tar Piemonte, Raffaele Prosperi, all’inaugurazione dell’anno giudiziario nell’aula magna della Cavallerizza Reale, a Torino. “Nel 2024 ci sono stati 887 ricorsi per questa ragione, un numero che si avvicina alla metà di tutti i ricorsi presentati lo scorso anno” ha proseguito Prosperi.

La carta del docente è una forma di retribuzione che viene attribuita agli insegnanti per acquistare strumenti e materiali utili per la formazione propria e dei loro alunni. Si tratta di circa 500 euro annui, che però non vengono pagati dalle amministrazioni, ecco spiegato il massiccio ricorso al tribunale ordinario. Per Prosperi questo è un problema pesante, perché smaltire tutti i ricorsi nei tempi previsti dalla legge “diventa praticamente impossibile, questo fa sì che molte altre cause trovino la strada sbarrata”.

Insomma, la macchina si ingolfa inevitabilmente. Un trend che sta proseguendo anche nel corso del 2025 appena iniziato: su un totale di 450 ricorsi depositati al Tar Piemonte, ben 261 sono legati alla solita questione della carta del docente, vale a dire più della metà. “Parliamo di numeri del tutto insostenibili per un ufficio giurisdizionale come il nostro, che è calibrato su un numero di ricorsi che oscilla fra 1000 e 1300 totali all’anno”. Come si risolve il problema? “L’unico modo è fare sentenze – dice Prosperi – Ma va posto un rimedio urgente, spetterebbe all’amministrazione un’organizzazione particolare, oppure al legislatore”.

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(ITALPRESS).

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