TAPPA ACCORCIATA AL TOUR, BERNAL IN MAGLIA GIALLA

La forza della natura rischia di decidere il Tour de France 2019 e la Francia si lecca le ferite. Un’incredibile grandinata ha reso impraticabile la strada sulla quale i corridori sarebbero dovuti transitare nel tratto finale della 19esima frazione da Saint-Jane-de-Maurienne a Tignes e così gli scenari sono clamorosi: i tempi sono stati neutralizzati in cima all’Iseran ed Egan Bernal, che era transitato da solo in vetta al GPM posto a 37 chilometri dal traguardo, si ritrova improvvisamente nuova maglia gialla della Grande Boucle. Non c’è invece un reale vincitore della frazione odierna, come da regolamento. La direzione della corsa ha infatti deciso di fermare la tappa proprio in cima all’Iseran per via di una vera e propria valanga di fango che si era scatenata in fondo alla discesa e il tentativo di recupero di Julian Alaphilippe, staccato di 2’07” allo scollinamento, è stato reso vano dalle condizioni atmosferiche. La maglia gialla passa dunque dalle spalle del francese della Deceuninck-Quick Step a quelle del giovane colombiano del Team Ineos, che dunque vede ripagato nel modo più sorprendente il proprio forcing in salita, beffando così anche gli altri rivali come Geraint Thomas e Steven Kruijswijk.

“Ancora non ci credo, è un sogno per me, ma non ho ancora vinto”, le parole di Bernal, in un misto di gioia e prudenza. Il dramma per il popolo transalpino, però, si era già consumato nella fasi iniziali di questa frazione con il primo colpo di scena di giornata, vale a dire il ritiro di Thibaut Pinot a causa di un problema alla gamba che non ha consentito al corridore della FDJ-Groupama di proseguire: piede a terra e lacrime copiose per uno dei più accreditati pretendenti alla Grande Boucle. “La più grande delusione della mia carriera”, confessa. E la valanga di fango sulle strade del Tour diventa in senso figurato anche un fiume di polemiche, visto che in molti si chiedono se le condizioni climatiche potevano forse essere previste con maggior anticipo, e il dibattito coinvolge anche gli scenari di tappa qualora si fosse arrivati fino in fondo: da un lato, Bernal avrebbe forse potuto guadagnare ulteriormente nell’ultima salita di giornata, dall’altra Alaphilippe avrebbe potuto recuperare nel tratto di discesa. Il francese, comunque, mostra toni distensivi ai microfoni della televisione francese: “Ho dato il massimo sull’Iseran. Non posso avere rimpianti, sono stato battuto da chi è più forte di me. Non credo che la maglia gialla sia ancora possibile, era già un sogno indossarla – ha detto ancora Alaphilippe – Ho perseguito questo sogno a lungo, più di quanto avessi immaginato. Ho combattuto fino ad oggi, durante tutta la salita e persino in discesa”. La classifica generale viene dunque stravolta in questo modo: Egan Bernal è la nuova maglia gialla con un vantaggio di 48″ su Alaphilippe compreso l’abbuono conquistato dal colombiano sull’Iseran. Geraint Thomas è terzo a 1’16”, a 1’28” c’è Steven Kruijswijk e a 1’55” Emanuel Buchmann che in quinta posizione chiude la rosa dei pretendenti alla vittoria finale. Il primo degli italiani resta Fabio Aru, 14esimo a 23’14” da Bernal.

Domani in programma la ventesima frazione della corsa transalpina, la Albertville-Val Thorens che però – sempre a causa del maltempo – sarà ridotta da 130 chilometri a 59 chilometri: salta il Cormet de Roselend, sarà dunque la scalata finale al Val Thorens, cima di horse category, che svelerà chi andrà a vestire la maglia gialla sugli Champs-Elysées.

 

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