“Per il Tap penso che dire la verità ai cittadini sia sempre la cosa migliore. Quando abbiamo fatto il contratto di governo abbiamo detto che sarebbe rientrato in uno studio costi e benefici e quando abbiamo visto che c’erano da sborsare almeno 20 miliardi e allora è logico e chiaro che ai cittadini abbiamo dovuto dire la verità”. Così il ministro e vice premier Luigi Di Maio, a margine di un incontro a Marcianise.
“Il risarcimento è anche più altro di 20 miliardi. Noi ci siamo battuti contro questa opera, se fossimo andati al governo nel 2013 non si sarebbe fatta. Ci siamo arrivati nel 2018 dopo che il Pd e i governi precedenti non solo hanno fatto accordi internazionali, ma hanno firmato accordi con la società Tap e questo genera una serie di miliardi da sborsare che oggi lo Stato non si può permettere. Dire la verità ai cittadini – ha aggiunto – non significa cambiare idea rispetto alla campagna elettorale, ma fare le proiezioni di rischio rispetto alle casse dello Stato. Dire questo ai cittadini significa dire che quelli di prima hanno blindato questa opera, che per me non è strategica e che si poteva evitare”.