PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La condizione è assolutamente precaria nel primo giorno senza febbre per Gianmarco Tamberi dopo i sospetti calcoli renali dei giorni scorsi, ma arriva comunque la tanto attesa finale olimpica allo Stade de France. Il capitano della Nazionale di atletica e medaglia d’oro a Tokyo conquista l’atto conclusivo del salto in alto limitandosi alla misura di 2,24 (centrata al primo tentativo) e commettendo tre errori a 2,27. Tanto basta per entrare nei primi dodici: avanti sia Gimbo che Stefano Sottile (pure lui con 2,24), che disputeranno la finale dopo una qualificazione sorprendente. Solo cinque atleti hanno superato i 2,27: lo statunitense McEwen, l’australiano Kerr, Mutaz Barshim, il sudcoreano Woo Sang-hyeok e il giapponese Akamatsu.
“Come sto? Non posso dire bene, dopo quello che mi è successo nei giorni scorsi mi sentivo stanco, non riuscivo ad accelerare come sono solito fare ma magari in finale cambierà qualcosa, la speranza è quella” le parole di Tamberi. “Non ci sono aspettative ma speranze e sogni – aggiunge Gimbo – Sarà dura, i miei avversari sono forti, nessuno è mai riuscito a vincere l’oro nell’alto per due volte di fila. Speriamo che sabato vada meglio”.
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