“Qui ci sono tanti cittadini italiani che vivono in Germania da tanti anni o che magari sono nati qui e che hanno la possibilità di sentirsi più italiani, orgogliosi di sventolare il tricolore e di vedere i giocatori della Nazionale giocare per loro, credo che questo possa essere un bel messaggio per voi”. E questo è il messaggio che il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso dell’inaugurazione di Casa Azzurri a Iserlohn, consegna a Luciano Spalletti e ai suoi ragazzi. Dopo aver tagliato il nastro per l’apertura ufficiale della struttura e aver ricevuto dalle mani del presidente Gravina la maglia personalizzata della Nazionale (con il numero 24 come Euro2024), il ministro si rivolge alla squadra e la carica a quattro giorni dal debutto. “I nostri connazionali che vivono qui si sentono italiani nel cuore, quando possono tirare fuori la bandiera e vedere giocare l’Italia per loro è un grande festa, una sorta di riscoperta del loro essere italiani. Vi aspettano con entusiasmo e passione – dice agli azzurri -, sono orgogliosi di seguire da vicino la Nazionale campione d’Europa, per loro è anche un modo di sentirsi più forti e più italiani all’estero”. Casa Azzurri accoglie i partner della Figc e veicola il made in Italy che per Tajani è “tutto quello che produciamo nel nostro Paese, anche con lo sport. Stiamo vedendo tanti atleti che stanno facendo grandissimi risultati nel tennis e stiamo vedendo come stanno andando gli Europei di atletica a Roma, adesso speriamo che…non vado avanti per scaramanzia. Avete fatto tanti sacrifici – dice rivolgendosi ancora a Donnarumma e compagni -, non è facile arrivare dove siete arrivate, vuol dire fare tante rinunce da ragazzini, quando magari gli amici uscivano nel weekend e voi eravate in ritiro. Qui si vede una bella Italia, ho sempre pensato che la diplomazia italiana non è fatta solo da ambasciatori e politici che girano per il mondo, è anche la nostra cucina, i nostri campioni, il nostro saper vivere in maniera diversa dagli altri, saper scherzare, essere aperti e non a caso ho scelto come ambasciatore dello sport mister Spalletti, un esempio del nostro saper vivere e dell’essere italiani. Come italiano sono fiero della Nazionale”. Prima di chiudere il suo discorso, Tajani ha voluto ricordare “chi non c’è più, è giusto che i giovani abbiano degli esempi, penso a Gianluca Vialli e a Gigi Riva, ho visto che qui vengono ricordati al museo, sono stati esempi come atleti e come uomini, hanno lottato fino alla fine”.
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