Tajani “Difendiamo Mattarella, siamo un partito europeista”

ROMA - Roma 30/05/2024 Assemblea nazionale di CONFAPI presso il Teatro Eliseo Nella foto: il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani (ROMA - 2024-05-30, FABIO CIMAGLIA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Ribadisco il pensiero di Forza Italia: siamo un partito europeista, siamo parte della famiglia del Partito popolare europeo che ha dato vita alla famiglia dell’Unione europea. Essere europeisti non significa essere anti italiani. Non bisogna fare campagna elettorale, ma ricordarsi chi siamo. E le nostre radici sono cristiane: siamo l’unico continente del mondo che non ha la pena di morte, Giovanni Paolo II era un europeista, come papa Ratzinger”. A dirlo in un’intervista al “Corriere della Sera” il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Le critiche dei leghisti a Mattarella, che aveva appunto valorizzato il carattere europeista della nostra Repubblica, non sono piaciute a Tajani: “Non si possono chiedere le dimissioni ogni giorno di qualcuno, e poi le richieste di dimissioni del capo dello Stato nel giorno della festa della Repubblica mi sembrano esagerate”. Tanto più che “Mattarella ha fatto riferimento all’articolo 11 della Costituzione, niente di strano”, sottolinea.
Con la Lega “noi stiamo insieme perchè siamo frutto di una coalizione che ha avuto il consenso degli elettori, non dobbiamo però far parte della stessa famiglia europea, dobbiamo sbarazzare il campo dalle cose italiane”
Il vicepremier nega anche che premierato e riforma della giustizia possano tradursi in un attacco al capo dello Stato: “Nessuna delle riforme che stiamo sostenendo va contro le istituzioni- assicura – non vogliamo spacchettare la Repubblica, serve solo un governo più stabile”.
Altro argomento spinoso è quello delle armi all’Ucraina. Tajani ribadisce: “Siamo convinti sostenitori della indipendenza dell’Ucraina, parteciperò a Berlino alla conferenza per la ricostruzione, invieremo altre armi, compresi i Samp t, ma devono essere utilizzati in territorio ucraino, per abbattere altri missili, prima che atterrino, non bisogna colpire in territorio russo, perchè non siamo in guerra con la Russia”. Una spinta, quella verso la risoluzione del conflitto, che Tajani ha anche nei confronti di Israele: “E’ quello che cercheremo di fare. Noi vogliamo il cessate il fuoco, sosteniamo il progetto americano”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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