Tutto il meglio della gamma a due ruote 2019 di Suzuki è stato in mostra presso lo stand di EICMA 2018. Accanto alle moto, sotto i riflettori della Fiera di Rho c’è stato però spazio anche per una serie di oggetti particolari, in cui non è facile imbattersi in kermesse di questo tipo. Grazie alla collaborazione con il MAO – Museo di Arte Orientale di Torino, Suzuki ha dato infatti ai visitatori di EICMA l’eccezionale opportunità di osservare da vicino alcune preziose katana, le leggendarie spade dei samurai da cui prende il nome la principale novità del Salone, la Katana, appunto. Nel progettare la prima iconica Katana del 1981 Suzuki si fece ispirare proprio dall’omonima spada tradizionale giapponese. Il legame tra l’arma dei samurai e la maxi a quattro cilindri divenuta una pietra miliare nella storia del motociclismo è prima di tutto estetico. Le linee tese e taglienti del cupolino richiamano in modo evidente la lama della katana. In entrambi i casi si tratta di forme nitide e senza tempo, che sanno combinare in modo esemplare bellezza e funzionalità.
Quegli stilemi si ritrovano anche nella KATANA che debutta sul mercato, forte di un fascino rétro e di accenti moderni, che trasmettono sin dal primo sguardo un’idea di velocità e dinamismo. Un ulteriore legame tra la Katana e la spada viene dalla maestria costruttiva e dalla cura assoluta dei dettagli. Dopo una scelta attenta dei materiali, i maestri spadai giapponesi trascorrono innumerevoli ore forgiare, martellare, ripiegare, saldare e temprare il metallo delle loro katana. Attraverso una procedura quasi rituale, tramandata di generazione in generazione, riescono a raggiungere una purezza incredibile e a ottenere lame robuste e flessibili al tempo stesso. Il loro filo sottile e molto tagliente è capace di resistere ai colpi più duri. Queste lame sono poi rifinite con abilità e passione, completate da impugnature e foderi che spesso sono a loro volta autentiche opere d’arte.
Allo stesso modo, Suzuki impiega tutto il tempo e le risorse necessarie per progettare, produrre e testare i suoi prototipi, prima di deliberare i componenti e il design definitivo dei suoi modelli di serie. Questa meticolosità si coglie chiaramente osservando la KATANA in tutte le sue parti, anche in quelle normalmente lontane dalla vista. Tutto è fatto per funzionare al meglio e per durare a lungo nel tempo, senza alcun compromesso. Tra i vocaboli della lingua giapponese che raccontano la filosofia Katana e il suo legame con la tradizionale spada dei samurai vanno ricordati: Katana (spada giapponese). L’ispirazione stilistica della Suzuki Katana. Kiwami (Il livello di eccellenza). Rappresenta l’impegno senza compromessi di Suzuki per l’eccellenza stilistica. Hagane (La perfezione forgiata). Esprime la dedizione nell’assicurare il massimo delle prestazioni e del piacere di guida. Kiru (Il taglio decisivo). Rappresenta lo stile tagliente e innovativo della Suzuki Katana.
E proprio come una katana, la moto ha un equilibrio perfetto, che emerge in ogni situazione. In città è agile e facile da manovrare, grazie anche alla posizione di guida leggermente eretta, mentre in curva traccia le traiettorie in modo preciso e stabile. Il telaio, rigido e leggero proprio come una lama, rende la guida coinvolgente ed esaltante, anche quando si decide di sfruttare tutto il potenziale del motore Euro 4 da 150 cv derivato dalla famiglia GSX-R. Il tutto con la rassicurante sensazione di avere la situazione perfettamente sotto controllo, con il supporto anche dell’ABS di ultima generazione e del controllo elettronico della trazione.
SUZUKI KATANA E LE SPADE GIAPPONESI IN MOSTRA A EICMA
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