E’ una doppietta d’autore quella messa a segno dall’Italfondo nell’ultima giornata degli Europei di Glasgow, al termine di una 25 chilometri avvolta dal grigiore e caratterizzata da freddo e pioggia. Arianna Bridi conquista l’oro in 5h19’34″6 e Matteo Furlan si prende il bronzo in 4h57’55″8, preceduto dall’ungherese Kristof Rasovszky (4h57’53″5) e dal russo Kirill Belyaev (4h57’54″6). L’azzurra, quarta nella 5 km e ottava nella 10 km, brucia allo sprint con un’epica rimonta fino all’ultima bracciata la campionessa olandese Sharon Van Rouwendaal (oro nella 5 e 10 km). Bronzo alla francese Lisa Pou, staccata di 8″3 in 5h19’42″9. “E’ stata una gara durissima con onde e la muta che e’ una roba che proprio non sopporto. Gara davvero difficile. Sono stata brava a mantenere la calma”, dichiara appena uscita dal lago la 22enne trentina, tesserata per Esercito e RN Trento ed allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli. “La parte piu’ difficile e’ stata quando ci hanno raggiunto i maschi. Li’ abbiamo dovuto cambiare ritmo radicalmente per cercare di restare in gruppo e sfruttare il piu’ possibile la scia, ma soprattutto non rischiare di restare troppo staccate – continua Bridi, gia’ bronzo iridato in carica nelle 10 e 25 chilometri, e’ alla prima medaglia europea sulla distanza piu’ lunga dopo il quarto posto nel 2016 ad Hoorn dove conquisto’ il bronzo nella 10 chilometri olimpica – Lasciato il gruppo mi sono messa dietro ad un atleta che pensavo fosse la prima delle donne ed invece era un uomo”. Con la muta e’ sempre piu’ difficile riconoscersi. Gli ultimi dieci metri sono stati estremamente concitati. Il capo (Antonelli, ndr) mi ha insegnato a crederci finche’ non si tocca il tabellone. Effettivamente non sapevo se avessi toccato prima di Sharon (Van Rouwendaal, ndr), ma avevo una bella impressione. Peraltro sapevo che durante la gara aveva commesso un errore di rotta e non sapevo se sarebbe stato punito con la squalifica. In quegli ultimi metri pero’ non ci ho pensato e ho fatto bene. Era importante conquistare una medaglia dopo le gare in settimana dove avevo sbagliato molto e non ci ho creduto abbastanza perche’ i podi erano alla mia portata o comunque avrei potuto nuotare le gare diversamente, piu’ sensate. Dedico la medaglia a famiglia e allenatore”. “Sono contento per il bronzo, ma e’ davvero difficile gareggiare in queste condizioni perche’ la muta e’ troppo limitante – aveva invece dichiarato poco prima Furlan, 29enne di San Vito al Tagliamento, tesserato per Marina Militare e Team Veneto ed allenato da Moreno Daga – Gia’ a meta’ gara ho dovuto prendere antidolorifici per le spalle, le braccia non riesci a muoverle con naturalezza. Normalmente in una 25 km ai 15000 metri comincia la selezione; in questo caso ai 20000 metri eravamo tutti in gruppo. Viene limitato chi e’ piu’ dotato – continua l’azzurro, vice-iridato della distanza al Balaton, gia’ bronzo iridato nel fiume Kazanka nel 2015, e argento uscente – Effettivamente la muta ti protegge, ma dovrebbero essere maggiormente performanti nei punti di maggiore mobilita’. Il freddo non l’ho patito, addirittura negli ultimi giri ho avuto anche caldo. Sono contento per il risultato, ma resto contrario all’utilizzo obbligatorio della muta. Avrei nuotato senza”. Nella prova maschile Simone Ruffini e’ quinto in 4h58’04″3. “Sono contento non tanto per la prestazione, ma per come ho reagito in questi giorni – asserisce il 28enne di Tolentino, tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene ed allenato dal tecnico federale Emanuele Sacchi – Dopo la 10 chilometri ero veramente deluso e ancora ieri ero indeciso se partecipare alla gara perche’, malgrado ne abbiamo provate tante, non sono mai riuscito ad adattarmi alle mute che per fortuna dovremmo tornare ad usare solo in Canada e a Setubal. In queste gare non ci sono stato ne’ con la testa ne’ col fisico. Solo cuore e un po’ di Simone si e’ visto. Gia’ sono focalizzato alle selezioni della prossima stagione”, conclude il campione mondiale di Kazan, nel 2015. Sedicesimo in 5h06’04″2 l’esordiente Alessio Occhipinti, 22enne romano del CC Aniene, allenato da Sacchi, che comunque ha sorpreso per tecnica di nuotata e penetrazione dell’acqua. Nella prova femminile Aurora Ponsele’ (Fiamme Oro-CC Aniene) e’ settima in 5h09’05″7 e Martina Grimaldi (Fiamme Oro-Uisp Bologna) e’ decima in 5h11’59″2.
(ITALPRESS).
SUPER DOPPIETTA AZZURRA AGLI EUROPEI DI FONDO
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