ROMA (ITALPRESS) – “Anatomia di un come-back”, una serie di documentari composta da 4 episodi di 40 minuti ciascuno, realizzati da Breath Film e Sans Borne racconta dall’interno il piano di trasformazione senza precedenti di un costruttore automobilistico, Renault Group. In un settore di solito molto chiuso, l’azienda spalanca le sue porte per la prima volta: dalla progettazione di nuovi modelli, come Renault 5, ai box della scuderia di F1 Alpine, passando per i segreti di produzione e l’esclusivo reveal di un nuovo modello, un viaggio che vi porterà in giro per il mondo intero… Anatomia di un come-back spiega come Renault Group sia riuscito a trasformarsi in seguito ad una crisi mai vista nel settore, sopraggiunta ad inizio 2020. Rischiando di scomparire, l’azienda lancia un piano che le offre la sua ultima possibilità. Il Presidente Jean-Dominique Senard si rivolge a Luca de Meo che, affiancato dal suo team, prende le redini di questa rivoluzione. Una vera e propria avventura umana raccontata da personaggi che si sono trovati a far fronte a grandi sfide, alle prese con difficoltà e sconfitte, ma anche successi.
Il primo episodio “Rivoluzione o morte”, racconta quando a Novembre 2018, Carlos Ghosn, a quei tempi CEO di Renault-Nissan, viene arrestato in Giappone. Scoppia un incredibile scandalo.
Il Gruppo automobilistico è in pieno tumulto. A Giugno 2020, per salvare Renault Group, Jean-Dominique Senard, Presidente del Consiglio di Amministrazione, capisce che è necessario un cambiamento radicale e si rivolge a Luca de Meo. Quest’ultimo si circonda di una bella squadra per cambiare tutto e lancia un nuovo piano che chiama Renaulution. In cosa consiste la strategia? Rifare auto che si distinguano dalla massa, scommettere sui veicoli elettrici e sul made in France. Il lancio della nuova R5, modello iconico della Marca, deve incarnare questa rivoluzione. Luca de Meo decide anche di puntare su Alpine per costruire una Marca francese sportiva di lusso. A metà strada tra sfida industriale e corsa contro il tempo, il suo piano, presentato a Gennaio 2021, conquista tutti ma al tempo stesso suscita interrogativi. In un tale contesto economico e con la situazione finanziaria disastrosa in cui versa il Gruppo, Luca de Meo ha i mezzi per realizzare le sue ambizioni?
Il secondo episodio “Superare le tempeste” è ambientato nel Febbraio del 2021, quando Renault annuncia perdite storiche. Ma il Gruppo ha un asso nella manica: Dacia, una Marca rumena acquisita nel 1999 per produrre modelli accessibili, come Logan. Da allora non ha mai smesso di conquistare il pubblico… La Marca, la cui gamma continua a crescere, non nasconde più le sue ambizioni e si lancia alla conquista della Dakar. Ma soprattutto il Gruppo trasforma gli stabilimenti a nord della Francia in un centro rivoluzionario per i veicoli elettrici: ElectriCity. E un progetto che lascia il segno in un momento in cui, a Febbraio 2022, il costruttore torna in attivo. Proprio mentre Renault Group sembra essersi salvato, l’invasione dell’Ucraina giunge come un altro duro colpo per l’azienda che decide di ritirarsi dalla Russia, con conseguenti perdite per 2 miliardi di euro. A peggiorare le cose, Alpine ha un crollo in Formula 1, compromettendo l’ambiziosa strategia della Marca.
“Spirito combattivo” è il titolo del terzo episodio. Luca de Meo, che non sopporta più le tensioni tra i team francesi e inglesi di Formula 1 Alpine, si reca presso la sede tecnica di Enstone in Inghilterra per riportare l’armonia tra i team. A Gennaio 2024, pertanto, la scuderia di Formula 1 è spedita a seguire un corso di formazione del GIGN (Groupe d’Intervention de la Gendarmerie Nationale). Alpine non solo deve migliorare le prestazioni in Formula 1, ma anche essere competitiva alla 24 Ore di Le Mans, la mitica gara di Endurance che è incredibilmente tornata in auge. Ma questa doppia sfida non è forse troppo ambiziosa? Per quanto riguarda il prodotto, le sfide poste ad Alpine sono immani: si tratta di presentare 7 veicoli entro il 2030, tra cui A390, il primo crossover elettrico della Marca. Nel frattempo, Renault sta preparando il terreno per il ritorno di R5: prima di tutto, bisogna far rivivere l’incanto della Marca, riattivare il mitico slogan delle voitures à vivre e portare avanti una campagna di marketing offensiva. Nel frattempo, Dacia punta a un nuovo mercato con un modello più grande, Bigster. Decisione rischiosa in un settore in cui la minima imperfezione costa cara.
“Il futuro e gia qui” è il quarto e ultimo episodio. In Marocco, Sèbastien Loeb testa per la prima volta la Dacia con cui gareggerà nel prossimo Rally Dakar. A Febbraio 2024, al Salone di Ginevra, R5 è presentata al pubblico suscitando un entusiasmo che va ben oltre ogni aspettativa. Per la prima volta da 18 anni, il prestigioso premio “Auto dell’anno” è vinto da Renault, con Scenic E-Tech Electric. Dietro questi segni incoraggianti, si celano tante sfide, tanto più che il settore automobilistico sta attraversando la più grande trasformazione della sua storia con l’elettrificazione. I dirigenti di Renault Group, Jean-Dominique Senard e Luca de Meo, si battono su tutti i fronti ai massimi livelli politici per difendere un modello automobilistico europeo, andando dal Senato francese fino a Bruxelles. Per quanto riguarda Alpine, il team si presenta pieno di ambizioni alla 24 Ore di Le Mans. Ma la gara si preannuncia difficile e gli ostacoli numerosi. Mentre ricarica le batterie per qualche giorno in Italia, il CEO ripensa ai quattro anni intensi appena trascorsi. La sua rivoluzione è lungi dall’essere terminata e ha ancora in mente altri progetti.
foto: ufficio stampa Renault Group Italia
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