Una review pubblicata sulla prestigiosa rivista Trends in Genetics, a cui è stata anche dedicata la copertina del numero di settembre, ha contribuito a presentare una nuova e moderna visione di una porzione enigmatica del genoma, l’eterocromatina costitutiva.
Allo studio hanno partecipato il Dottor René Massimiliano Marsano del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, primo autore del lavoro, e un gruppo di Ricercatori delle Università di Napoli “Federico II” e di Roma “La Sapienza”.
“L’eterocromatina costitutiva – si legge nella nota – costituisce una porzione significativa del genoma (il 30% del genoma umano) ed è stata storicamente etichettata come “DNA spazzatura”, poiché contiene sequenze di DNA apparentemente senza funzione, o come la “porzione silenziosa” del genoma poiché povera di geni.
Partendo dai dati ottenuti dopo decennali studi pionieristici di genetica classica fino ad arrivare a quelli ottenuti con i più moderni approcci molecolari ed utilizzando come modello sperimentale il moscerino della frutta, Drosophila melanogaster, è emerso un quadro raffigurante una sorprendente varietà di sequenze geniche funzionali, con caratteristiche molecolari uniche, alcuni dei quali sono essenziali per lo sviluppo dell’organismo e il differenziamento cellulare, che hanno permesso di ridefinire il concetto di eterocromatina costitutiva secondo una visione più attuale”.
“Il nuovo e moderno ‘ritratto’ dell’eterocromatina costitutiva mette in luce aspetti fino ad oggi trascurati dalla comunità scientifica che potrà avere ricadute importanti non solo in ambito sperimentale ma anche in ambito didattico.
La presenza di geni funzionali nell’eterocromatina di molti organismi, compreso l’uomo, sottolineano l’importanza dei risultati ottenuti, che potranno in futuro facilitare la comprensione del funzionamento di molti geni legati a patologie umane, comprese quelle tumorali, legate ad un alterata conformazione della cromatina” conclude la nota.