ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – In assoluto il Rally dell’Acropoli più demanding degli ultimi quattro anni. E’ stato questo il commento a caldo degli ingegneri Pirelli dopo le ricognizioni delle 15 prove speciali della decima gara stagionale del WRC. A supporto del commento a caldo sono diversi gli elementi di fatto che emergono dall’analisi elaborata dagli esperti Pirelli. Innanzitutto le superfici disseminate molto più del solito da un estesa quantità di lose stones grandi e taglienti, il che portano il rischio foratura costantemente a un livello tra 4 e 5, il più alto della stagione. Poi il carico verticale molto elevato, legato alla presenza di gradini creati sia dalle pietre piantate nel terreno sia dai profondi canali scavati dall’acqua piovana; quindi i fondi abrasivi in quasi tutti i tratti di tutte le prove speciali ed estesa presenza di bed rocks che determina un rischio molto elevato di usura delle gomme, in particolare al secondo giorno quando si avranno sia la prova più lunga del week-end (SS7 Rengini di 28.67 km) sia il doppio passaggio della seconda più lunga (SS9-11, Aghii Theodori di 25,87 chilometri). Inoltre, le prove, secondo le previsioni al momento, saranno tutte all’asciutto e con temperature costantemente elevate a fronte di quanto successo gli scorsi anni quando spesso si sono avute pioggie abbondanti, che, così come gli incendi, hanno portato anche alla cancellazione di prove con un accorciamento complessivo della gara. Date le condizioni, la gomma che verosimilmente sarà sempre scelta dagli equipaggi è la Scorpion KX WRC HB a mescola dura (prime in questa gara), benchè non siano da escludere in alcuni casi startegie che porteranno a utilizzare anche le gomme a mescola morbida al venerdì mattina e alla domenica mattina, ma sempre in combinazione con le prime.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
Stress elevato per le gomme al Rally dell’Acropoli
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