TORINO (ITALPRESS) – Era uno degli annunci più attesi per gli impianti italiani di Stellantis, ovvero se la piattaforma del gruppo Stla Large dedicata ai segmenti D ed E, coinvolgerà le nostre fabbriche. E Carlos Tavares ha detto di sì parlando con la stampa di tutto il mondo: “Debutterà in Nord America prima, e poi sui nuovo modelli Alfa Romeo e Maserati in Italia”.
L’annuncio per ora, in maniera ufficiale, coinvolge solo Cassino ma inevitabilmente nel medio termine altri impianti italiani saranno coinvolti. Questo perchè la nuova Stla large è la piattaforma nativa per veicoli elettrici con lunghezza compresa 4.764 e 5.126 millimetri e passo tra 2.870-3.075 millimetri.
Sono già otto i modelli, di cinque brand, previsti su questa piattaforma di qui al 2026, proprio quell’anno sarà presentata la Stla Small ha spiegato Tavares, mentre la Stla Medium è già la base per decine di modelli del gruppo. A completare il poker di piattaforme previste nel piano Dare Forward del 2030 la “Frame”.
Su quella presentata oggi viaggeranno vetture con un’autonomia di 800 km e prestazioni leader nel proprio segmento: capacità della batteria (118 kWh), efficienza di ricarica (4,5 kWh al minuto) e accelerazione (0-100 km/h in circa 2 secondi). Due le architetture da 400 e 800 Volt. L’obiettivo è chiaro, e Tavares non lo nasconde: “Noi facciamo soldi con i veicoli elettrici, ed è la nostra regola, per essere sostenibili, per tutti i veicoli”. Per riuscirci anche con un numero maggiore di veicoli elettrici, il manager portoghese vuole “ridurre del 40% i costi produzione in due anni”. Impresa ciclopica, ma ricetta sembra già pronta: “Per ridurre i prezzi, devi continuare a investire in tutto il processo industriale legato all’elettrificazione, dalla fabbrica all’elettronica, dall’aerodinamica alle batterie”. Anche perchè la temutissima ondata di costruttori cinesi low cost sta per arrivare, ma anche su questo fronte Tavares non si nasconde, definendo questa fase storica per l’auto “un momento darwiniano”.
“I costruttori cinesi sono i miei primi competitor, abbiamo annunciato un accordo con Leaf, grazie a cui venderemo veicolo elettrico attorno a 20mila euro. Noi siamo pronti per la battaglia, non ci sono alternative” garantisce Tavares, che ricorda come Stellantis competa in un “mondo senza protezioni”. Molte sono invece incognite, che vanno dai rischi sul canale di Suez alle elezioni: “Quest’anno si vota in Europa e gli Usa, vediamo se gli elettori confermeranno decisioni prese sui veicoli elettrici, ma non vedo segnali di cambiamento”. Una risposta, indiretta, anche a Matteo Salvini che ha definito oggi, “una follia” lo stop alla vendita di vetture con motore termico dal 2035 in Europa. Tornano alla Stla Large, debutterà su Dodge e Jeep, poi su Alfa Romeo, Chrysler e Maserati. Dalle berline ai crossover fino ai SUV, tutti rigorosamente elettrici. Un risultato possibile grazie all’utilizzo di materiali innovativi ad alta resistenza, grazie a cui la piattaforma è ottimizzata in termini di peso e rigidità per consentire le migliori prestazioni della categoria per tutte le tipologie di veicoli. Questa flessibilità rappresenta un “ponte” per i clienti di tutto il mondo nella transizione alla propulsione elettrica.
La famiglia di quattro piattaforme BEV globali di Stellantis – Small, Medium, Large e Frame – è stata concepita e progettata per estendere il ciclo di vita dei veicoli grazie all’intercambiabilità della chimica delle celle delle batterie, degli EDM, degli inverter di potenza e del software di controllo. La piattaforma STLA Large supporta le tecnologie elettriche e software-defined di prossima generazione di Stellantis: STLA Brain, STLA SmartCockpit e STLA AutoDrive. Stellantis sta investendo più di 50 miliardi nel prossimo decennio nell’elettrificazione per raggiungere l’obiettivo del 100% del mix di vendite con veicoli elettrici a batteria (BEV) in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi di vendita, l’azienda si sta assicurando circa 400 GWh capacità pianificata di batterie, grazie al supporto di sei impianti di produzione di batterie in Nord America e in Europa. Stellantis prevede di immettere sul mercato 48 BEV entro il 2024 ed è sulla buona strada per diventare un’azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2038, tutti gli ambiti inclusi, con una compensazione a una cifra delle emissioni rimanenti.
foto: ufficio stampa Stellantis
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