ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato allo Stadio Olimpico di Roma il libro “Giochi di pace – L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi”, realizzato da Athletica Vaticana e Libreria Editrice Vaticana a cura di Vincenzo Parrinello, e con la prefazione di Papa Francesco. “L’obiettivo ultimo del libro è comprendere come possiamo rendere lo sport un campo pienamente umano”, ha spiegato il cardinale Josè Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, secondo cui “condividere le testimonianze degli atleti raccolte nel libro ci rende responsabili nella costruzione di uno sport più etico, tollerante, inclusivo, umano e profetico”. Parlando proprio del lavoro di scrittura e coinvolgimento degli atleti, circa 80, il generale della Guardia di Finanza Vincenzo Parrinello, che lo ha curato, ha dichiarato: “Mi sono sentito come un allenatore di una staffetta, cercando di riuscire in un obiettivo: non è una staffetta che doveva fare un record o che doveva salire sul podio o centrare una qualificazione olimpica; è una staffetta in cui bisognava cercare di lanciare e fare passare uno, dieci, cento messaggi sul valore dello sport”.
In particolare, Parrinello ribadisce come “lo sport non sia solo vittoria o sconfitta, ma credere e vivere i valori dello sport ogni giorno, ognuno nella sua funzione e ruolo, con rispetto nei confronti di tutti”. Nel corso della presentazione è intervenuto anche il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, che ha sottolineato: “Mai come in questo momento invocare la tregua olimpica deve avere una risposta concreta. Credo che veramente lo sport possa aiutare a cambiare la società. Parlerei di ‘contaminazione virtuosà: attraverso lo sport si possono lanciare semi di speranza che possono aiutare il mondo ad essere un pò migliore”. Presente anche la vicepresidente del Coni, Silvia Salis, che nel suo contributo ha scelto il tema della lealtà: “Volevo sottolineare come lo sport sia accomunato alla fede da un elemento come la disciplina: agli atleti viene chiesto di seguire delle regole, sia di vita che morali. Il grosso problema di chi non è leale è che non può fidarsi di nessuno. Il messaggio è che il risultato va coltivato, ma non esiste il risultato a ogni costo. Quello ottenuto tramite i valori è l’unico risultato che conta”.
Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha invece parlato di sacrificio: “E’ il momento in cui si possono concentrare le proprie capacità per raggiungere un risultato che è frutto del lavoro e del metodo – ha spiegato -. Nello sport non si può barare, i risultati arrivano con il lavoro costante e il miglioramento di sè stessi nel confronto con gli altri”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
Sport come campo umano, presentato il libro “Giochi di pace”
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