“In sede di audizione sul Def, la Banca d’Italia ripropone una tesi la cui fondatezza è stata smentita da studi autorevoli anche recenti, di cui uno in corso di pubblicazione su una prestigiosa rivista economica internazionale. Si tratta della tesi (di fonte Ocse) che in questo caso viene esposta dicendo che ‘inasprimenti della tassazione ordinaria della proprietà e del consumo tendano normalmente ad avere effetti relativamente più limitati sull’occupazione e, soprattutto nel medio periodo, sulla crescita’. Non è vero. Non esistono tasse buone e tasse cattive”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
“Per quanto riguarda la proprietà, poi, il caso italiano ha reso evidente che la triplicazione dell’imposizione fiscale sugli immobili decisa dal Governo Monti (e non corretta successivamente) non ha solo svalutato i risparmi degli italiani, favorendo la contrazione dei consumi delle famiglie, ma ha anche determinato la chiusura di decine di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Si vuole insistere nell’errore?”, conclude.