“Abbiamo perso dei punti in precedenza, abbiamo vinto due partite dove la squadra ha fatto dei passi in avanti in termini di continuità, carattere, nell’andare ad acchiappare in tutti gli angoli della partita il piccolo vantaggio che può determinare il risultato. Ma non bisogna accontentarci”. Luciano Spalletti chiede alla sua Inter di confermarsi anche contro la Fiorentina dopo i successi su Tottenham e Samp. “Una qualità fondamentale è pretendere sempre di più – continua il tecnico alla vigilia – Dobbiamo ancora mettere a posto la classifica visti i risultati iniziali, stiamo bene e abbiamo necessità di portare a casa altri punti. Ma non sarà facile perchè la Fiorentina è allenata da un tecnico bravo, che allena una squadra moderna che ha trovato unità col suo ambiente. Alla Fiorentina oggi toglierei Firenze, perchè ambiente e tifosi hanno trovato questo affetto verso la squadra e quando la Fiorentina porta in campo questo sostegno, diventa più forte di quella che è nella realtà. Ma noi avremo lo stadio pieno”.
Questo, però, non sempre è un vantaggio. “San Siro è la Scala del calcio e ogni tanto si inciampa sull’ultimo scalino. Ci può stare, di fronte a un pubblico simile non si può sbagliare niente e quando succede, vieni preso dal dispiacere. Ma deve essere uno stimolo per i nostri calciatori”. Il fatto che Icardi non si sia ancora sbloccato in campionato non preoccupa Spalletti. “Sta toccando gli stessi palloni dell’anno scorso e l’anno scorso ha fatto 30 gol. Sono io a chiedergli di non rovinare questa media. Ma bisogna valutare anche quanti palloni permette di toccare ai compagni di squadra visto che su di lui si crea un’attenzione particolare”. Domani, però, il tecnico nerazzurro rischia di non sedere in panchina: l’espulsione rimediata nel finale della gara con la Samp gli è costata una giornata di squalifica ma l’Inter farà ricorso. “Sono soltanto dispiaciuto, dispiace che succedano queste cose. Qualche volta vado al di là del consentito perchè sono uno emotivo, a volte riesco a stare zitto anche sulle cose più clamorose, altre non ce la faccio. Quello era un gol importante, si crea un precedente difficile da gestire in futuro”.