Questi sono i banchi di prova che possono dirti che sei pronto, il vero collaudo per essere poi nelle condizioni di viaggiare forte e andare a fare risultati contro chiunque”. Per Luciano Spalletti la sfida di domani sera all’Allianz Stadium contro la Juventus può dire molto su quelle che sono le ambizioni dell’Inter. “La partita la vince chi la fa, non chi la subisce per cui si va lì a fare la partita perchè sono queste le gare che ti fanno allungare il passo per avvicinarsi al livello della Juventus – continua il tecnico di Certaldo – Se riusciamo a pressarli per 90 minuti, a essere sempre blocco squadra, a essere corti e togliere loro spazio per pensare alle giocate per 90 minuti, possiamo creare loro qualche problema”. Spalletti chiede ai suoi “coraggio e personalità” anche se conferma le assenze di Dalbert e soprattutto Nainggolan. “Ma mi porto dietro più certezze che curiosità, ho a disposizione una squadra che cresce, sempre più completa nell’atteggiamento che deve avere in partita. Dobbiamo essere convinti che ci sta davanti non è così forte, così bravo da impedirci di fare quello che è il nostro percorso. Si va dritti per la nostra strada”.
Attualmente a -11, una sconfitta forse metterebbe fine alle ambizioni di scudetto dell’Inter. “Non è finita quando perdi una partita, quando perdi un’occasione, quando perdi la fiducia, è finita quando non ci riprovi e non sei convinto che la forza che hai può portare a un obiettivi ben preciso. E noi siamo convinti di questo. Poi c’è una distanza importante in classifica e diventa difficile andarli ad acchiappare e questa è la brutta notizia. La buona è che il primo passo e la possibilità di accorciare dipende da noi”. Sarà anche la prima di Ronaldo contro l’Inter da quando è in bianconero ma, avverte Spalletti, “la Juve non è solo Ronaldo, è fatta da giocatori forti in ogni reparto. Prendete Chiellini: è un calciatore fenomenale, basta vedere l’atteggiamento quando è entrato all’87’ di Juve-Spal sul 2-0. Non è un giocatore che fa reparto, lui è il reparto, lo fa da solo, gli altri lo completano. La Juve ha molti giocatori con quella mentalità ma ce li abbiamo anche noi. Poi conta il collettivo perchè quello che ti porta al risultato è l’atteggiamento, la forza di squadra e noi siamo una squadra forte”.