“E’ la settimana della verità? Si può anche definire così, è la settimana che ci può rimettere in carreggiata e in corsa con le prime della classifica. Siamo nelle condizioni di rivedere quelle che sono scappate se riusciamo a far bene in questa settimana”. Luciano Spalletti chiede conferme alla sua Inter dopo il tris di vittorie con Tottenham, Samp e Fiorentina. Da qui alla sosta ci sono le gare con Cagliari, Psv e Spal e in campionato, visti anche scontri diretti come Juve-Napoli, c’è la chance di rifarsi sotto. “Siamo in una fase in cui, se siamo bravi, possiamo andare a vedere il nostro massimo come rendimento e potenzialità di squadra, che secondo me sono molte, ma poi passa tutto attraverso i risultati e l’entusiasmo”. Tornando sulle polemiche da parte viola sul rigore concesso ai nerazzurri, “da un punto di vista loro hanno un po’ di ragione perchè se gli si fa vedere che hanno subito un torto, uno reagisce, non ci sta. Ma Hugo la palla la prende nel carpo della mano e poi gli sfiora le dita, è netto il fallo di mano, tutti in campo lo hanno visto, la palla cambia direzione. Se si vuole mettere in discussione il fallo di mano, non ci sto, i fatti veri sono questi”.
Il tecnico di Certaldo si attende poi di più da Nainggolan che, “da 1 a 10 sta rendendo 6, la sufficienza appena per quelle che sono le sue potenzialità. Deve riuscire a ritrovare la condizione e per il momento non ha avuto la possibilità di farlo, anche a causa dell’infortunio. Lui riesce a fare uno strappo ogni 2-3 minuti e invece ne fa 2-3 per tempo e sono pochi”. Non poteva mancare la domanda su Totti e su quello che l’ex capitano giallorosso ha raccontato nella sua autobiografia sul loro rapporto. “Capisco la vostra curiosità ma è un argomento che non ha molto a che fare con la nostra conferenza stampa. I nostri tifosi vogliono sapere dell’Inter, come sta la nostra squadra, il nostro immediato futuro, devo parlare di argomenti che interessano loro, devo respirare l’aria che respirano loro e in quest’aria non c’è Totti. Il libro lo leggerò con calma e se ne potrà riparlare, ora giochiamo ogni tre giorni, non c’è spazio da dedicare ad altre cose”.