Pandoro avvelenato per l’Inter sul campo del Chievo, ultimo in classifica. I nerazzurri avevano diffidato, prima della partita, del regalo natalizio dei clivensi. Avevano ragione. Pellissier nel recupero ha pareggiato e l’Inter ha perso due punti nella corsa di vertice. Sotto l’albero, quindi, punti pesanti per Juve, Napoli, Fiorentina e Lazio e pacco scarso per l’Inter, vuoto per Milan, Atalanta e Roma. Un altro episodio poco natalizio e’ capitato al Torino sul campo del Sassuolo. VAR significa -ormai Cairo ne e’ certo- “Vi Annulleremo Reti”, ma anche “non Vi Attribuiremo Rigori” ecc. Sono gli arbitri che parlano, ovviamente. Altre polemiche fioccheranno dopo il gol non convalidato a Iago Falque in extremis. Ma bisognerebbe mettere nel conto anche gli errori della difesa granata. La partitissima (si fa per dire) era Juventus-Roma. L’ha sbloccata Mandzukic nel corso di un primo tempo a strisce bianconere in cui Olsen ha fatto un figurone. La Roma meglio nella ripresa: ha minacciato la squadra di Allegri, ma ha preso il secondo gol da Douglas Costa, annullato dalla VAR. La Juve e’ campione d’inverno, ha la difesa piu’ forte d’Europa, +8 sul Napoli, +16 sul’Inter, ecc. Numeroni. Il Napoli ha vinto con un gol di un difensore, Albiol, rischiando contro la Spal: e’ stato salvato dal portiere Meret. Ma l’ironico Ancelotti, cui e’ stato negato un rigore, ha detto: “Hanno cambiato la regola la notte scorsa e non ce l’hanno detto”. “Dobbiamo migliorare” ha aggiunto Carletto, con realismo, rendendosi conto che la propria squadra non aveva fatto una gran partita. Intanto e’ sempre li’, dietro la capolista. Il Chievo, la squadra che Di Carlo ha rigenerato, ma non ha mai vinto, ha reso difficile la vita ai nerazzurri. L’Inter con un gol del criticato Perisic (gol dopo tre mesi) era passata in vantaggio e poi la scarsa concentrazione della difesa e l’incapacita’ della squadra di Spalletti di chiudere la partita, hanno rovinato tutto. Fuori casa male. Certo, nelle ultime partite l’Inter non ha fatto mirabilie. Nello scontro diretto col Napoli, riprenderà in mano la situazione ? La Lazio ha finalmente, dopo cinque partite senza vittorie, conquistato i tre punti contro il rimaneggiato Cagliari. La squadra di Simone Inzaghi e’ forse tornata quella dei tempi belli e ha scavalcato quel Milan che non segna piu’ da tre partite in campionato, e’ andato fuori dalle Coppe e si parla apertamente di crisi, dopo la sconfitta con la Fiorentina che ormai ha cominciato a correre verso l’Europa: ha una difesa solida, la quarta del campionato, e se Chiesa fa altri gol come quello di San Siro, andranno lontano. I viola non avevano mai vinto in trasferta e averlo fatto a Milano in un momento solenne come questo, ha un significato particolare per la Fiorentina. Bisogna dire che il povero Gattuso aveva mezza squadra fuori e un Higuain che ormai fa solo tappezzeria (55 giorni a digiuno). Anche Cutrone si e’ squagliato. Si e’ rivisto dopo un anno e mezzo Conti. Il fatto di non aver inserito Montolivo, in un momento difficile per il centrocampo, ha acceso le polemiche sul tecnico. Ancelotti gli ha consigliato di fare di testa sua e di passare delle belle feste. Sembrava un consiglio
caritatevole e Gattuso l’ha ringraziato per educazione. Ma che succedera’ adesso ? Le squadre genovesi hanno vinto, facendo buoni passi avanti in classifica. La Samp sul difficile campo di Empoli, dove i sei gol segnati hanno provocato emozioni notevoli. Quagliarella (decima rete, a segno sempre nelle ultime gare) ha impressionato il c.t. Mancini: lo chiamera’, anzi richiamera’, in azzurro, prima o poi ? Ma il fenomeno e’ stato Caprari che e’ entrato dalla panchina e ha fatto subito una doppietta. In ogni caso, un successo che rida’ speranze europee alla squadra di Giampaolo. Il Genoa di Prandelli ha vinto dopo lungo digiuno. Ne ha fatto le spese l’Atalanta che ha sbagliato un rigore con Ilicic (parato da Radu), poi ne ha segnato un altro (Zapata: 6 gol in quattro partite), ma ha preso tre gol (due da Piatek, ma uno e’ stato considerato autogol): il polacco e’ arrivato a quota 13 ed e’ davanti al superasso Ronaldo, stavolta fermo. Sassuolo- Torino e’ finita alla pari, con le recriminazioni granata di cui si e’ detto. Il gol di Belotti aveva convinto Mazzarri di poter vincere, ma dopo un rigore chiesto da Zaza e il pareggio di Brignola, c’e’ stato il gol di Iago Falque annullato da Banti con una Var
ata lunga e laboriosa. Nelle partite di coda della classifica, l’Udinese e’ stata raggiunta su rigore da Ciano, dopo una prodezza di Mandragora. La squadra di Nicola e’ rimasta dov’era, in classifica, ma ha perso una buona occasione. Baroni ha cominciato positivamente la propria avventura alla guida della squadra ciociara, ma la situazione e’ rimasta sempre delicata, come quella del Bologna, che ha retto all’urto del Parma, ribattendo anche in fatto di pali. Insomma, in coda ci hanno rimesso Spal, Empoli e Cagliari, sconfitte. Il Chievo e’ nella posizione piu’ scomoda, anche se il suo morale e’ alto: prima dell’Inter, aveva fermato Lazio, Napoli e Roma. A Santo Stefano, come detto, la partita-clou sara’ Inter-Napoli, ma da non sono da sottovalutare la trasferta della Juve a Bergamo e lo scontro-salvezza Spal-Udinese. Insomma, ci divertiremo. Forse.
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