SNAM, NEL 2018 UTILE NETTO +7.4%

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, che si è riunito sotto la presidenza di Carlo Malacarne, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio per il 2018 e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018 (DNF). Il Cda inoltre ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2263 euro per azione, di cui 0,0905 euro per azione già distribuiti a titolo di acconto nel mese di gennaio 2019.

L’Utile netto adjusted si attesta a 1.010 milioni di euro (+70 milioni di euro; +7,4% rispetto al 2017), che beneficia del positivo andamento della gestione e della riduzione del costo del debito. Utile netto adjusted per azione 30,6 euro cent (+8,8% rispetto al 2017).

Migliorata la guidance sull’utile netto 2019: +5% rispetto al 2018 (rispetto alla precedente previsione di crescita del +4%).

L’Utile operativo adjusted è di 1.405 milioni euro (+42 milioni di euro; +3,1% rispetto al 2017, grazie anche agli effetti delle azioni di efficienza poste in atto e ai servizi di bilanciamento).

Alverà: “2018 anno di grande evoluzione per Snam”
“Il 2018 è stato un anno di grande evoluzione per Snam. Abbiamo superato tutti i nostri obiettivi industriali e finanziari e l’avvio del progetto Snamtec valorizza il riposizionamento della società come protagonista della transizione energetica. Le nuove iniziative nel gas rinnovabile, nell’efficienza energetica e nella mobilità sostenibile, oltre all’innovazione tecnologica e sociale, sono diventate la cifra distintiva della Snam dei prossimi anni”, commenta Marco Alverà, amministratore delegato di Snam.

“Grazie al positivo andamento della gestione, all’efficienza operativa, alla riduzione del costo del debito e al buyback abbiamo aumentato negli ultimi due anni l’utile per azione del 26% e il dividendo dell’8%, posizionandoci nella fascia più alta del settore – aggiunge -. I progressi fatti nel 2018 ci hanno consentito di presentare un importante piano di crescita e sviluppo per i prossimi quattro anni. Aumenteremo gli investimenti in Italia e punteremo a far crescere l’utile e il dividendo per azione del 5% all’anno. A fine piano, l’utile derivante dagli investimenti per la transizione energetica, dai nuovi servizi e dalle attività internazionali supererà il 25% del totale”.

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