ROMA (ITALPRESS) – Le autorità siriane hanno arrestato un generale di brigata vicino a Maher al-Assad, comandante della Quarta divisione e fratello del presidente deposto. Era responsabile del coordinamento tra ufficiali dell’ex regime e leader delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
La Direzione generale della sicurezza del governatorato di Deir ez-Zor, nella Siria orientale, ha annunciato l’arresto del generale di brigata Abdul Karim Ahmed al-Hamada, che ha ricoperto il ruolo di direttore del fascicolo relativo agli insediamenti con l’ex regime, oltre a essere stato consigliere e responsabile del coordinamento tra gli ufficiali dell’ex regime e i comandanti delle Guardie rivoluzionarie.
Le forze di sicurezza siriane hanno intensificato le loro operazioni per dare la caccia ai resti del deposto regime di Assad in diverse zone del Paese. La Sicurezza generale siriana ha arrestato il tenente colonnello Orwa Deeb, ex funzionario della sicurezza militare nella provincia di Homs durante il regime detronizzato, mentre tentava di fuggire in Libano dalla città di Aqrabiya, nella campagna occidentale di Qusayr, nella provincia.
I media locali hanno riferito venerdì che il generale di brigata Abdul Karim Al-Muhaimid, responsabile della sala operativa tribale a Deir ez-Zor, e suo figlio, Ahmed Abdul Karim Al-Muhaimid, sono stati arrestati.
Ciò è avvenuto poche ore dopo l’annuncio dell’arresto di Mu’ayyad al-Dhuwaihi, soprannominato “Hajj Jawad”, comandante della milizia della Brigata Sayyida Zainab affiliata alle Guardie Rivoluzionarie nella città di al-Mayadin e nelle sue campagne a est di Deir ez-Zor.
Ciò è stato preceduto dall’arresto di Yasser Matroud, funzionario dell’ufficio stampa della Milizia di difesa nazionale dell’ex regime a Deir ez-Zor. Fonti locali a Deir ez-Zor hanno affermato che il generale di brigata Al-Muhaimid, che è stato arrestato, è emerso la scorsa estate come capo della sala operativa dell’ufficio tribale del regime di Assad.
Ha svolto un ruolo chiave, insieme alla 104a Brigata della Quarta Divisione, nell’istigare gli scontri tra le forze tribali e le Forze democratiche siriane (SDF), con il supporto iraniano.
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