“Ho fatto un atto istituzionale, da sindaco. Ritengo che questo decreto per alcune sue parti riguarda competenze esclusivamente comunali, quelle in materia anagrafica, e realizza una violazione dei diritti umani. Da questo punto di vista è disumano e criminogeno, perché produce crimine”. Lo ha dichiarato a Sky TG24 il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando la sua decisione di sospendere il Decreto Sicurezza nel capoluogo siciliano.
“Questo provvedimento – ha spiegato Orlando – serve a trasformare in illegali quelli che sono legali e a consegnarli alla disperazione, alle bande organizzate e alla criminalità diffusa. Questo è contro il diritto alla sicurezza. Vorrei ricordare al Ministro Salvini che in un Paese democratico la sicurezza si garantisce rispettando i diritti delle persone, non emarginando”.
“Ho disposto la sospensione del Decreto e ho dato incarico all’ufficio legale di adire il giudice – ha sottolineato Orlando -. Io vado dal magistrato perché non posso andare alla Corte Costituzionale per violazione dei diritti umani e per violazione di articoli specifici della Costituzione. Occorre sollevare la questione incidentalmente in un giudizio. Io, come sindaco, andrò davanti al giudice civile e dirò che faccio un’azione di accertamento se questa legge del Parlamento sia conforme o non conforme. Se il giudice ritiene che sia non manifestamente infondata e sia rilevante ai fini della decisione rimetterà gli atti alla Corte Costituzionale”. “Laddove ci siano dubbi – ha continuato Orlando – il sindaco, firmando e assumendosi la responsabilità, decide di sospendere in attesa di avere una valutazione definitiva da parte della Corte Costituzionale”.
Intanto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, a proposito della Sea Watch, la nave da giorni nelle acque del Mediterraneo con a bordo 32 migranti, tra cui donne e bambini, lancia una proposta: “Contrariamente a quello che dice il Governo noi siamo pronti a mettere in campo un’azione di salvataggio e la faremo entrare in porto. Sarò il primo a guidare le azioni di salvataggio”.
Il ministro e vice premier Matteo Salvini su twitter ribadisce la sua linea: “I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”.