Christopher Froome al Giro d’Italia, Geraint Thomas al Tour de France, Simon Yates alla Vuelta a Espana. Il ciclismo britannico domina nei Grandi Giri. L’ultimo a fare festa è il 26enne Yates, gemello di Adam, che salvo clamorosi colpi di scena si porta a casa la 73esima corsa iberica, secondo inglese a riuscirvi dopo, appunto, il connazionale Froome, al quale subentra nell’albo d’oro. La ventesima e penultima tappa della Vuelta, la Andorra (Escaldes-Engordany)-Coll de la Gallina (Santuario de Canolich) di 97,3 chilometri con arrivo in salita, emette i verdetti definitivi: Simon Yates maglia rossa davanti al vincitore di giornata, lo spagnolo Enric Mas (Quick-Step Floors) e al colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), distanziati dal leader rispettivamente di 1’46” e 2’04”. Niente podio per il murciano Alejandro Valverde (Movistar), che deve accontentarsi della quinta piazza, dietro anche all’olandese Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo). Ad infiammare il penultimo appuntamento della Vuelta sono subito i due italiani più attesi e che, per motivi diversi, non sono stati all’altezza delle aspettative. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) si fa vedere sul suo terreno preferito, la discesa, mentre Fabio Aru (Bahrain-Merida) dimostra in salita di avere il carattere giusto per uscire fuori dal lungo periodo ‘nero’.Il belga Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) lavora per consolidare la sua maglia a pois di leader degli scalatori, l’ex leader della generale, lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis), accelera per conquistare il Gpm del Coll de Ordino e tentare la sortita personale. Da dietro però si muovono i big e la corsa, breve ma intensa, con ben sei Gpm, decolla davvero. Ne paga le conseguenze Valverde, al quale non basta nemmeno l’aiuto del compagno Nairo Quintana. Davanti se ne vanno in due, Mas e Lopez, a caccia del successo parziale e del podio, che poi troveranno. Lo spagnolo ha una marcia in più e infila il rivale in volata, Simon Yates dietro ha fatto il vuoto e mette in naftalina la ‘Roja’. “Io il nuovo Contador? No, sono Enric Mas… Mi piacerebbe in carriera vincere la metà di quanto ha vinto Alberto. Vorrei essere come lui ma la strada è ancora lunga”, dice a caldo Mas, da considerarsi ormai l’uomo del futuro per le corse a tappe in casa Quick-Step. Domani si disputerà la ventunesima e ultima frazione della corsa iberica del World Tour, la Alcoron-Madrid di 100,9 chilometri, un’autentica passerella che consacrerà Simon Yates e le nuove leve del ciclismo moderno, per un ricambio generazionale oramai nei fatti.
(ITALPRESS).