Silvia Romano è tornata in Italia. La cooperante rapita in Kenya nel novembre 2018 e liberata dopo un anno e mezzo è giunta all’aeroporto di Ciampino, dove ha potuto riabbracciare i suoi familiari. Ad attenderla, tra gli altri, il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Sto bene per fortuna, fisicamente e mentalmente. Ora voglio solo passare tanto tempo con la mia famiglia. Sono felicissima dopo tanto tempo di essere tornata, grazie”, ha detto la giovane.
“Si è appena conclusa l’operazione che ha portato alla liberazione della nostra connazionale Silvia Romano, dopo una prigionia lunga 18 mesi. L’intervento, condotto dal personale dell’AISE unitamente alla preziosa collaborazione dei servizi turchi e somali, è stato portato a termine dopo intense e complesse attività operative e di intelligence realizzate in contesti territoriali di estrema pericolosità”, ha affermato il premier Conte.
“Nei giorni in cui l’operazione era in corso, si è mantenuto il doveroso riserbo per garantire il buon esito della vicenda – ha aggiunto -. Il successo dell’operazione, oltre ad evidenziare le capacità tecniche e di relazione dell’intelligence e l’impegno investigativo dell’Autorità Giudiziaria italiana, mette in luce anche la straordinaria attenzione che il Governo ha nei confronti della vita dei nostri connazionali, che è sempre considerata una priorità assoluta. A tal riguardo, sottolineo l’impagabile lavoro delle donne e degli uomini del Ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di crisi della Farnesina. Il sorriso di Silvia infonde in tutti noi, in tutto il Paese, una grande energia, una boccata di ossigeno più che mai necessaria in questo momento. Bentornata a casa!”.
“Ringrazio, anche al nome del ministero degli Esteri, tutte le persone che hanno lavorato per riportare Silvia Romano in Italia, che torna in Italia nella giornata della festa della mamma, e quindi un augurio speciale alla mamma di Silvia e un saluto a tutte le mamme, ai genitori degli altri cittadini che purtroppo sono ancora in uno stato di prigionia all’estero. Lavoreremo, come abbiamo lavorato, per Silvia Romano, per riportarli a casa”, ha detto Di Maio, che ha aggiunto: “Lo Stato non lascia indietro nessuno, e il lavoro fatto dalla Farnesina, dall’intelligence, dal presidente del Consiglio, è un lavoro che continuerà”.
(ITALPRESS).