A Palermo approvato dopo dieci anni il Piano regolatore portuale. Il presidente Pasqualino Monti avviate le demolizioni, “incassa” l’appoggio dei grandi gruppi crocieristici.
Non solo progetti, ma immediata esecuzione delle opere. Questa la parola d’ordine con la quale l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia occidentale, guidata da Pasqualino Monti, ha lanciato una vera e propria sfida di totale riqualificazione dei quattro porti che ricadono sotto la sua competenza, Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.
E lo ha fatto non con documenti programmatori ma con le ruspe che in 9 mesi, tanti ne sono trascorsi dall’insediamento del nuovo presidente, hanno radicalmente trasformato il panorama portuale, procedendo alla demolizione di tutti gli insediamenti inutili, ma anche delle infrastrutture, come i vecchi silos granari, non coerenti con l’obiettivo di fare di Palermo (ma anche di Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle) uno dei principali hub passeggeri del Mediterraneo. Operazione questa che non solo ha attirato a Palermo i decision makers delle principali compagnie crocieristiche e dei maggiori armatori di ferries, ma che sta portando a galla per la prima volta una potenzialità unica, quella di concentrare nello stesso porto crociere, ferries passeggeri e grande nautica.
“Non parole, ma fatti”, ha sottolineato Monti, nel corso di un incontro che si è tenuto presso il Grand Hotel Villa Igiea, a Palermo. Presenti i maggiori rappresentanti della crocieristica mondiale e della “blue economy”.
E fatti significano sblocco dopo dieci anni del Piano regolatore di Palermo, “superamento del contenzioso con il Comune e dissequestro della stazione marittima, demolizione dei silos, attivazione di finanziamenti per oltre 120 milioni, ma anche messa a punto dei nuovi piani regolatori di Trapani e Porto Empedocle, vecchi di oltre 50 anni”, è stato sottolineato.
Inoltre, definizione del concorso internazionale di idee per la realizzazione dei due terminal sul molo Piave e sul molo Sammuzzo vinto (in attesa delle procedure definitive) dallo studio Valle 3.0 di Roma. “La società Valle 3.0 di Roma è quella che ha conseguito il maggior punteggio identificato dalla commissione di gara del concorso internazionale di idee per la progettazione dei nuovi terminal dei moli Piave e Sammuzzo del porto di Palermo. Ci sarà il termine di legge previsto dal codice degli appalti – ha sottolineato all’ITALPRESS -, dopo di che si potrà passare, oltre questo termine, all’aggiudicazione definitiva. Da lì si passa alla definizione della progettazione definitiva ed esecutiva e poi si realizzeranno i lavori. Nel frattempo, nelle more di questa operazione, installeremo lì una stazione marittima provvisoria”.
Il progetto prevede la realizzazione di due terminal al molo Piave e al molo Sammuzzo del porto di Palermo. Il terminal del molo Piave sarà dedicato ai traghetti, con l’imbarco delle auto, e sorgerà sullo spazio dove adesso sono in fase di demolizione i vecchi silos del grano. Il terminal del molo Sammuzzo sarà, invece, dedicato all’accoglienza dei croceristi.
Inoltre, Monti ha parlato del coinvolgimento di due società europee (tedesche e finlandese) per la realizzazione del progetto di Smart Port.
Pasqualino Monti ha quindi lanciato un vero e proprio appello alle grandi compagnie crocieristiche, assumendo impegni infrastrutturali a termine al quale i rappresentanti dei grandi gruppi crocieristici, Carnival (Costa), Msc e Royal Caribbean Cruise line hanno risposto positivamente.