Al via il nuovo il bando per l’apprendistato di primo livello, promosso dall’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, con una dotazione di 2 milioni di euro. Dal 27 maggio al 13 settembre gli enti di formazione professionale, i licei o gli istituti professionali di Stato e paritari potranno fare domanda per partecipare alla formazione del nuovo catalogo dell’offerta formativa. I ragazzi tra i 15 e i 25 anni potranno individuare il percorso professionale e formativo più adatto alle proprie esigenze, per il conseguimento di una qualifica professionale, del diploma di istruzione secondaria di secondo grado o del diploma professionale.
Tra il mese di luglio 2018 e il 31 marzo 2019 sono stati stipulati oltre 440 contratti di apprendistato di primo livello, e le previsioni per la prossima annualità sono di raddoppiare questo dato.
“Per la Regione Siciliana si tratta di un’importante novità – spiega l’assessore Roberto Lagalla – la sperimentazione già avviata lo scorso anno ha ottenuto un risultato che è andato oltre le aspettative. Questo ci permette di puntare a risultati ancora superiori, cioè accrescere il numero di apprendisti e coinvolgere un più ampio numero di aziende. I primi di luglio, infatti, le incontreremo per definire i nuovi obiettivi e andare avanti nella promozione di un raccordo sempre più stretto tra formazione e azienda, indispensabile per innalzare il livello delle competenze e rendere il profilo professionale dei giovani maggiormente competitivo, offrendo a loro opportunità occupazionali più ampie e stabili”.
I settori che hanno risposto a questa prima sperimentazione sono stati quello alberghiero e della ristorazione (24%), seguito da quello manifatturiero (17%), presso il quale si sono registrati il maggior numero di contratti di apprendistato, per lo più a ragazzi dell’età di 18 anni.
La provincia con il maggior numero di apprendisti è stata quella di Palermo, con il 56%. Per l’ITI Vittorio Emanuele III sono stati piu’ di 100 contratti. Seguono la provincia di Catania (17%); Caltanissetta (14%); Enna con l’8%