ROMA (ITALPRESS) – "E’ allarme siccità per effetto di un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate al nord, -50%, rispetto alla media storica, che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne, nel momento in cui l’acqua è essenziale per l’irrigazione delle coltivazioni". E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base degli ultimi dati Isac/Cnr sull’andamento climatologico dell’inverno, in occasione della settimana di #Fridaysforfuture, la mobilitazione globale che nasce con le proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg per chiedere ai decisori politici misure concrete contro i cambiamenti climatici.
"La situazione attuale al nord – rileva la Coldiretti – è peggiore di quella del 2017 che ha creato difficoltà anche per gli usi civili nei centri urbani ed è costata 2 miliardi di euro in danni all’agricoltura a causa della siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta fino ai cereali, ma anche i vigneti ed il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte".
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