Shock cardiogeno, micropompa riduce la mortalità del 26%
ROMA (ITALPRESS) - È la pompa cardiaca artificiale più piccola al mondo la migliore opzione di trattamento per i pazienti con infarto miocardico acuto complicato da shock cariogeno. Una situazione che si verifica quando il cuore, di colpo, smette di pompare il sangue. Così si trova senza “carburante”, con la pressione che crolla e reni e cervello che smettono di funzionare. A confermare l’efficacia della pompa a flusso microassiale è lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75esimo congresso dell’American College of Cardiology, che si è chiuso ad Atlanta. Come afferma Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell'Università Federico II di Napoli, “Lo shock cariogeno è una condizione di inadeguata perfusione del cuore dovuta a necrosi delle cellule muscolari coinvolte nella contrazione dell’organo. Colpisce dal 5 al 10% dei pazienti con infarto miocardico acuto e più del la metà di questi pazienti muore durante il ricovero”. In particolare lo studio danese ha dimostrato che è possibile ridurre la mortalità del 26% nei pazienti con shock cardiogeno, una condizione estremamente grave che conduce a morte nel 50% dei casi.
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