VENEZIA (ITALPRESS) – “A coloro che ancora pensano sia possibile negare o anche solo banalizzare la realtà atroce della Shoah, lancio l’invito a recarsi nei luoghi di quell’orrore. E’ sufficiente andare in posti vicini come al Ghetto di Venezia o, nelle nostre città, fuori di quelle case dove una pietra d’inciampo ricorda gli abitanti che, solo perchè appartenenti alla comunità ebraica, sono stati prelevati con la violenza per non farci più ritorno dopo la deportazione e la morte nei lager nazisti. Anche quest’anno per le celebrazioni del Giorno della Memoria sarò con la comunità ebraica veneziana a rappresentare i Veneti, unito nel ricordo di quella che è stata una delle pagine più orrende nell’intera storia dell’umanità, nell’assoluta condanna di ogni revisionismo, negazionismo o semplificazione storica”. Queste le parole espresse in occasione della Giornata della Memoria dal Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che domani, 26 gennaio, interverrà a Venezia alla cerimonia di commemorazione che si terrà alle 12.00 presso il Campo del Ghetto Nuovo, dove sarà accolto dal Presidente della Comunità Ebraica di Venezia, Dario Calimani, e dal Rabbino Capo di Venezia, Alberto Sermoneta.
“In questa giornata sento con orgoglio il dovere di ricordare e onorare a nome di tutto il Veneto i milioni di cittadini ebrei, vittime della follia nazista – aggiunge il Governatore -. Una persecuzione che si è accanita anche su altri gruppi etnici e religiosi, su malati e disabili inermi, su persone che per orientamento sentimentale o libere scelte personali erano considerate estranee al folle disegno di una razza superiore. Sono passati settantotto anni dall’apertura dei cancelli dei primi campi di sterminio liberati rivelandoli al mondo, ma ancora oggi è come se quei reticolati fossero rimasti ben chiusi nella loro vergognosa realtà ogni volta che qualcuno si lascia andare ad affermazioni o azioni che fanno emergere incredibili sentimenti antisemiti o ignoranza della storia”.
“In questa giornata rivolgo il mio pensiero alle vittime ed esprimo vicinanza anche agli anziani superstiti della persecuzione ancora tra noi – conclude Zaia -. Esprimo un ricordo inoltre per i non pochi veneti riconosciuti Giusti tra le Nazioni, ringraziandoli idealmente per il coraggio e l’umanità dimostrati in un momento storico in cui l’indifferenza di molti era un punto di forza per i persecutori”.
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