Lindsey Vonn lascerà un grande vuoto ma Mikaela Shiffrin è più che sulla buona strada per colmarlo. Il giorno dopo l’annuncio della 34enne americana di voler lasciare lo sci al termine dei Mondiali di Are, sulla pista di Maribor la più giovane connazionale dà l’ennesimo e convincente saggio della sua superiorità. Fra i pali stretti Mikaela è di un altro pianeta, è come se facesse un altro sport, e se Petra Vlhova può anche permettersi di tenerle testa in gigante, vedi la vittoria ex-aequo di ieri sulla pista slovena, nello slalom c’è ancora un abisso a separarle. Un secondo netto il distacco che la Shiffrin le infligge già nella prima manche, un duro colpo che forse mina le sicurezze della slovacca al punto da farle ottenere solo il penultimo tempo nella seconda parte di gara, finendo fuori dal podio. Tolta di mezzo l’avversaria più pericolosa, Her Majesty evita di forzare e i 77 centesimi su Anna Swenn Larsson – secondo podio individuale in carriera a cinque anni dal terzo posto in slalom a Are – bastano e avanzano. La 23enne di Vail mette dunque a segno la vittoria numero 56 in Coppa del Mondo, staccando nella classifica all-time Vreni Schneider: davanti a lei, fra le donne, ci sono solo Annemarie Moser-Proll (62) e la Vonn (82). Ma di questo passo anche il record assoluto di Stenmark (86), a lungo obiettivo della stessa Vonn, è alla portata di questa straordinaria fuoriclasse che sembra destinata a riscrivere la storia. Il 13esimo successo stagionale permette inoltre alla Shiffrin di consolidare il primato sia nella classifica di specialità che in quella generale, dove la Vlhova, alla fine quinta oggi, è ora staccata rispettivamente di 135 e 651 punti. Prossimo palcoscenico per lo Shiffrin-show i Mondiali di Are: perchè se è vero che Her Majesty ha costruito la sua leggenda fra i pali stretti (38 vittorie in Coppa, compresa quella odierna), i successi in gigante e in super-G raccolti negli ultimi due anni ne fanno la strafavorita anche in queste due specialità.
Da Maribor arrivano però buone notizie anche per lo sci azzurro, che piazza Chiara Costazza fra le prime dieci. La trentina, decima dopo la prima discesa, recupera altre due posizioni e si prende un ottavo posto che rappresenta il suo miglior piazzamento stagionale. “Ma non è quello a cui aspiro, né quello che in questo momento mi sentirei di poter fare – commenta – Purtroppo in queste condizioni faccio davvero ancora tanta fatica a fidarmi e a fare le cose giuste. Sono comunque contenta del risultato, sono punticini che porto via, sicuramente vado ad Are con tanta fiducia e tanta carica per migliorare – ha aggiunto la Costazza – Le grandi sono ancora distanti, ma abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare, nulla è impossibile. Qui il tracciato non ti dava la velocità e la costanza per poterti sentire bene, ovviamente tutte hanno fatto fatica, comunque arrivare giù e vedere la luce verde è una piccola soddisfazione. La Shiffrin? Noi come lei siamo qui per dare il meglio, sicuramente è molto distante, ciò non toglie che questo ti dà ancora più carica per arrivarle vicino”. Più indietro Irene Curtoni (27^) e Lara Della Mea (28^). La valtellinese, reduce da uno stop per problemi fisici, ha confermato di non essere al top, la giovane friulana ha sbagliato poco dopo l’ingresso del muro nella seconda manche rovinando leggermente una buona prova. Non aveva superato la prima manche Roberta Midali, fuori Martina Peterlini e Anita Gulli. Da lunedì attenzione spostata sui Mondiali, per la Coppa del Mondo appuntamento al 19 febbraio con il City Event di Stoccolma.
Il maltempo ferma invece ancora una volta gli uomini. La forte nevicata che si è abbattuta su Garmisch ha costretto gli organizzatori a cancellare la discesa maschile in programma alle 11.30. In mattinata la partenza era stata abbassata al superG, poi la Fis si era presa un paio d’ore per decidere se confermare la gara, ma alla fine ha dovuto annullarla.