Moto e bici si candidano a diventare il modello di mobilità sostenibile di domani. E’ questa la proposta emersa dall’assemblea annuale di Confindustria Ancma, che si è svolta a Villa Necchi Campiglio di Milano, messa nero su bianco non solo per essere presentata al nuovo Governo, ma anche per realizzare un’attenta analisi delle esigenze di mobilità che emergono soprattutto dai contesti urbani e le risposte ai nuovi bisogni. “Dai contesti urbani – spiega il neo presidente di Confindustria Ancma Dell’Orto – emerge con forza la necessità di trovare misure organiche per favorire il decongestionamento del traffico veicolare e l’intermodalità, aumentare la sicurezza stradale, ridurre i tempi di parcheggio e percorrenza e, soprattutto, migliorare la qualità dell’aria”. “In questo scenario – aggiunge Dell’Orto – le due ruote appaiono oggi come una risposta naturale ai nuovi bisogni: spostarsi su biciclette, scooter e motocicli è sempre più un’opportunità. Basti pensare, ad esempio, che più del 70% dei servizi di mobilità condivisa nelle città è rappresentato da servizi di bikesharing, e continua a crescere anche lo scooter sharing”.
Il documento di Confindustria ANCMA affronta gli ostacoli che rallentano le risposte alle nuove necessità di mobilità. “Chiediamo con forza al nuovo Governo l’istituzione di un tavolo nazionale della mobilità sostenibile – conclude Dell’Orto -. Uno strumento operativo, snello e rappresentativo di tutte le realtà più importanti e significative del mondo della mobilità per mettere a sistema le buone pratiche, condurre attività di monitoraggio continuo per promuovere modelli integrati di sviluppo della mobilità basati sulla sostenibilità ambientale, l’efficacia e l’efficienza economica”.
Il 2017 è andato molto bene per il settore del motociclo italiano, con un incremento della produzione rispetto all’anno precedente di circa il 5,7%, pari a 229 mila veicoli. Positivo anche il comparto delle biciclette, con quelle elettriche, che sono arrivate a 150mila veicoli. Numeri ancora migliori per il primo semestre dell’anno in corso, con un più 6% per le moto sopra i 50 cc. e un vero e proprio boom dell’e-bike. Numeri che soddisfano Dell’Orto, il quale si è detto però preoccupato per la guerra dei dazi innescata dal presidente americano Donald Trump. “Ovviamente siamo preoccupati, essendo il nostro un settore manifatturiero, internazionalizzato, e ci sono alcune aziende che rischiano di essere penalizzate – ha spiegato Dell’Orto -. Abbiamo già fatto capire che è una cosa non buona, perché dazi portano dazi”.
Sul fronte interno, invece, Dell’Orto si è detto pronto a presentare al nuovo governo “una serie di punti e proposte per far emergere il veicolo a due ruote come la risposta al nuovo fabbisogno della mobilità e sicurezza, partendo dalla riforma del codice della strada, che avevamo già impostato, fino ad arrivare a un discorso infrastrutturale. Siamo in contatto già con il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e adesso il prossimo passo è quello di sottoporre le proposte che abbiamo”.