Una riforma attesa da oltre dieci anni e nuove norme per contrastare il razzismo. Il primo Consiglio federale del 2019 segna un punto di svolta importante per la Federcalcio targata Gabriele Gravina. In tre mesi il nuovo numero uno della Figc trasforma in realtà quella che l’ex presidente Carlo Tavecchio aveva definito “la madre di tutte le riforme”, ovvero il restyling del format dei campionati professionistici. “Permettetemi un pizzico di orgoglio, me ne prendo vanto e merito in via assoluta ed esclusiva perché è un obiettivo rincorso per anni”, ha sottolineato il dirigente sportivo pugliese presentando la riforma votata da tutto il Consiglio federale con l’esclusione dell’Associazione italiana calciatori, contraria al cambio di regole a stagione in corso. La situazione transitoria della Serie B, eccezionalmente a 19 squadre dopo i problemi della scorsa estate, richiedeva però un intervento eccezionale e Gravina ha saputo trovare una mediazione tra le richieste della stessa lega cadetta e quelle della Lega Pro. La prossima Serie B vedrà dunque al via 20 squadre, con una quinta promozione dal terzo campionato professionistico rispetto alle quattro previste. “Un passo gigantesco” secondo il presidente della Lega B Mauro Balata, “molto soddisfatto” anche per il blocco dei ripescaggi e perché, “se ci saranno posti vacanti, questi andranno a squadre della serie cadetta”.
Ma la modifica degli articoli 49 e 50 delle Norme organizzative interne federali disegna un restyling molto più complesso e potenzialmente interessante, fissando il numero minimo dei club partecipanti ai tre campionati professionisti (18 per Serie A e Serie B, 40 per la Serie C) e concedendo alle leghe “una golden share”, come spiegato da Gravina: “Le singole componenti potranno assumersi la responsabilità politica di auto-determinare il proprio format avanzando la richiesta entro il 31 dicembre” e naturalmente trovando un accordo con le serie attigue per promozioni e retrocessioni. “Sono novità epocali – ha gioito il presidente federale – Mai democraticamente un Consiglio federale, con la maggioranza qualificata dei 3/4, era riuscito modificare due norme così importanti per avviare il percorso di riforma dei campionati. Noi invece abbiamo gettato il primo seme”. E un seme il Consiglio odierno l’ha gettato anche per la lotta al razzismo, abbreviando la procedura di sospensione temporanea delle partite in caso di cori discriminatori: l’arbitro potrà subito richiamare le squadre al centro del campo per il primo annuncio e in caso di recidiva potrà portarle negli spogliatoi prima della decisione finale sull’eventuale interruzione del match, sempre spettante all’autorità per l’ordine pubblico.
“Al contempo, però, abbiamo voluto reinserire le esimenti e le attenuanti per le società perché vogliamo premiare il tifo buono – ha spiegato Gravina illustrando la modifica dell’articolo 13 del codice di giustizia sportiva – Vogliamo combattere le frange di soggetti che con noi non c’entrano nulla, quindi emarginare ed escludere il tifo cattivo”. Le misure introdotte dalla Figc non sono state apprezzate da Matteo Salvini (“Ora facciamo la scala Richter dei ‘buu’? Non facciamo ridere”, ha dichiarato il ministro dell’Interno), ma la Figc ha altre idee per combattere il razzismo e Gravina ha avanzato anche qualche consiglio per risolvere il problema della violenza: “La maggior parte dei soggetti che hanno provocato incidenti prima di Inter-Napoli erano daspati, quindi ho chiesto al ministro Salvini di preoccuparsi di educare questi soggetti, circa seimila persone da mandare sotto controllo, ai servizi sociali, nelle ore precedenti e successive alle partite. Perché se queste persone creano situazioni del genere, per menarsi nei dintorni dello stadio, non risolveremo mai il problema della violenza. E io sono preoccupato”. Per quanto riguarda le altre decisioni adottate dal consiglio federale, è stato approvato il budget 2019 in linea con quello dell’anno appena concluso, è stato nominato Demetrio Albertini a capo del settore tecnico e ufficializzata la proposta di Marco Brunelli come nuovo direttore generale della Figc. È stata inoltre istituita una commissione per analizzare, con approccio storico e scientifico, le diverse richieste arrivate alla Figc per l’assegnazione di scudetti relativi a stagioni sportive dell’inizio del secolo scorso, mentre il presidente Gravina ha ottenuto la delega per avviare l’iter di esclusione di Matera e Pro Piacenza dall’attuale campionato di Serie C.
(ITALPRESS).
SERIE B A 20 E NUOVE NORME CONTRO RAZZISMO
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