FOGNINI VOLA AGLI OTTAVI DEGLI AUSTRALIAN OPEN

Un match perfetto, Guido Pella steso in tre set e la bandiera italiana che sventola ancora alta a Melbourne. Unico azzurro fra gli uomini sopravvissuto nel tabellone principale degli Australian Open, Fabio Fognini si qualifica per la terza volta in carriera agli ottavi, traguardo raggiunto già nel 2014 e nel 2018: niente da fare per Pella, con pratica archiviata in poco più di due ore per 7-6(0) 6-2 6-3. Il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking e del seeding, sfoggia una grande prestazione al servizio (64% di prime e 11 ace), si fa valere a rete e soprattutto capitalizza al meglio le chance che l’argentino gli offre: su sei palle break, in cinque occasioni riesce a strappargli la battuta. Prossimo ostacolo lo statunitense Tennys Sandgren, numero 100 del mondo, giustiziere di Matteo Berrettini al secondo turno e reduce dal successo nel derby con Sam Querrey con un periodico 6-4. Fognini è avanti 2-1 nei precedenti ma entrambe le vittorie sono arrivate sul rosso mentre lo scorso anno a Wimbledon ha avuto la meglio l’americano. Restando al tabellone maschile, tutto facile per Novak Djokovic che sbriga in 85 minuti la pratica Nishioka, più di un brivido invece per Roger Federer, che solo al quinto piega l’australiano John Millman, contro cui aveva già perso agli Us Open 2018. Lo svizzero cede il primo parziale, rimonta ma concede il quarto set. E nella partita decisiva prima recupera un break di svantaggio e poi, nel super tie-break, risale da 4-8 a 10-8 dopo oltre quattro ore di gioco. Sorprende, soprattutto per il modo in cui è arrivata, la sconfitta di Stefanos Tsitsipas, semifinalista un anno fa e fra i candidati alla vittoria finale: il greco viene maltrattato in tre set dal redivivo Milos Raonic, che sembra tornato agli anni migliori della sua carriera così come Marin Cilic, vittorioso al quinto su Bautista Agut.
Tanti colpi di scena fra le donne, dove raggiungono agevolmente gli ottavi Ashleigh Barty e Petra Kvitova ma escono di scena Naomi Osaka e Serena Williams. Fa rumore l’eliminazione della 22enne giapponese, campionessa uscente, spazzata via per 6-3 6-4, in un’ora e sette minuti, dall’enfant prodige del tennis a stelle e strisce Coco Gauff, 15 anni appena, già agli ottavi a Wimbledon e che sul cemento australiano si era già presa lo scalpo di Venus Williams al primo turno. Fuori anche Serena, la cui caccia al record dei 24 Slam di Margaret Court si sta trasformando in una sorta di maledizione. A sbarrarle la strada è stavolta la cinese Wang Qiang, numero 27 del tabellone, per 6-4 6-7(2) 7-5. “Non posso giocare così, non è da professionisti”, recita mea culpa la Williams, che allo scorso Us Open aveva impiegato appena 44 punti per sbarazzarsi della Wang, concedendole appena un game. Eliminata anche Madison Keys per mano della greca Sakkari, si congeda da Melbourne e dal tennis Caroline Wozniacki, che lo scorso novembre aveva annunciato il ritiro al termine di quello che resta l’unico Major vinto in carriera. L’avventura della 29enne danese si chiude per mano della tunisina Ons Jabeur (7-5 3-6 7-5). “E’ stata una bella corsa – saluta commossa – Ci sta che il mio ultimo match sia stato una battaglia di tre set e che si sia chiuso con un mio errore sul diritto, le cose su cui ho lavorato per tutta la mia carriera”. La Wozniacki, alla quale nel 2018 è stata diagnosticata un’artrite remautoide, esce così di scena con 30 titoli alle spalle, fra cui l’Open australiano conquistato due anni fa, e 71 settimane al vertice della classifica Wta. Domani, infine, torna in campo Camila Giorgi: la marchigiana è attesa al terzo turno da Angelique Kerber, ex numero uno del mondo e campionessa nel 2016.
(ITALPRESS).

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