MILANO (ITALPRESS) – E’ prevista per la mattina di venerdì 9 giugno l’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni, incinta al settimo mese assassinata lo scorso 28 maggio dal compagno 30enne, Alessandro Impagnatiello, nel comune di Senago alle porte di Milano. Dall’esame autoptico, gli investigatori si attendono di sapere con quanti colpi è stata uccisa la giovane e da quanto tempo il corpo si trovava nel luogo dove è stata rinvenuta, una piccola zona verde dietro ad alcuni box in via Monte Rosa. A detta di Impagnatiello, il cadavere sarebbe stato abbandonato nella notte tra martedì 30 e mercoledì 31 giugno. Ieri si sono svolti i rilievi della scientifica nell’appartamento di Senago: ad occhio nudo non erano visibili tracce di sangue nell’abitazione, nella cantina o nel box. Solo un alone nella vasca da bagno era visibile. Tracce ematiche sono state invece rinvenute dai rilievi effettuati con i test “Luminol” (per evidenziare presenza tracce biologiche) e “Comburtest” (per appurare che si tratti di sangue umano). Al momento non ci sono evidenze che possano escludere o confermare la presenza di un complice. Nella giornata di ieri, erano stati rinvenuti bancomat, carta di credito e patente di Giulia Tramontano in un tombino nel parcheggio della fermata Comasina della metropolitana milanese. Nel corso dell’interrogatorio, Impagnatiello ha dichiarato di aver gettato gli effetti personali di Giulia in un tombino. E’ quindi probabile che anche il cellulare della giovane sia stato gettato assieme al resto in quel tombino e sia poi finito nella rete di deflusso dell’acqua piovana. Gli investigatori non escludono che possa trovarsi in un altro tombino più distante. A seguito dei rilievi nell’appartamento di Senago, è stato anche repertato un set di coltelli che potrebbero essere stati usati per il delitto: Impagnatiello ha parlato di un solo coltello utilizzato.(ITALPRESS).
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