Secondo caso di coronavirus Covid-19 a San Marino. Si tratta di un 81enne, parente dell’88enne trovato positivo ieri. Lo ha reso noto il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie della Repubblica di San Marino, al termine della riunione di oggi. L’uomo, con un quadro di polipatologia cronica, è stato ricoverato nella notte nel reparto delle Malattie Infettive di Rimini ed è risultato positivo al nuovo coronavirus al primo tampone. E’ lo stesso reparto in cui è ricoverato il parente di 88 anni. Dall’indagine epidemiologica sui primi due casi, emerge che la possibile fonte di contagio sia da collegare fuori del territorio sammarinese e che appartenga, come espressione satellite, al focolaio riminese. Dagli accertamenti effettuati nella giornata di ieri, è stata ricostruita la rete dei contatti stretti del primo paziente e a seguito dell’indagine epidemiologica, sono 21 le persone in quarantena precauzionale. Si tratta di 16 persone appartenenti alla rete familiare e amicale, mentre 5 riguardano operatori sanitari. La maggior parte di loro sono asintomatici.
Per “contatto stretto” si intende “1. Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID 19 o personale di laboratorio addetto al trattamento dei campioni. 2. Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID 19. 3. Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID 19. 4. Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive del caso sospetto o confermato di COVID 19, compagni di viaggio”. Non sono da considerasi a rischio e non necessitano quindi di quarantena, tutti i contatti indiretti, ossia con persone che hanno invece avuto un contatto stretto. Il Gruppo per le Emergenze sottolinea questo aspetto “in quanto si stanno verificando situazioni molto numerose di cittadini che hanno avuto contatti indiretti, che rimangono a casa dal lavoro e desiderano giornate di malattia. Si tratta di allarmismo ingiustificato che non trova fondamento nelle procedure internazionali che anche San Marino ha adottato”.
Il Gruppo evidenzia che tali aspetti sono da applicare anche ai lavoratori frontalieri, per i quali vigono le disposizioni sanitarie della propria Regione di provenienza e devono fare riferimento alle autorità sanitarie italiane. In caso di disturbi respiratori, accompagnati o non da febbre, è necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure la Guardia Medica e va assolutamente evitato di recarsi al Pronto Soccorso o ai Centri Salute. Per informazioni contattare il numero 0549 994001 oppure la Centrale Operativa Interforze allo 0549 888888 per eventuali segnalazioni.
(ITALPRESS).