Scuola, la protesta dei genitori no Dad a Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – I genitori no Dad tornano in strada a Napoli per chiedere il ritorno delle lezioni in presenza: in una giornata caratterizzata da manifestazioni in tutta Italia, non poteva mancare la mobilitazione del capoluogo campano in rappresentanza di una regione in cui, fatta eccezione per le prime e le seconde elementari, le scuole sono chiuse praticamente da marzo 2020. Appena quindici i giorni in classe negli ultimi dieci mesi, anche per via delle misure imposte dal governatore Vincenzo De Luca che ha scelto di tenere il più possibile bambini e ragazzi lontani dalle aule per evitare l’esplosione di nuovi focolai di contagio. Proprio nei confronti del Presidente della Campania si alzano i cori delle mamme e dei papà contrari alla didattica a distanza che invocano l’intervento del governo centrale e pongono l’accento sulla peculiare situazione di una regione dove sono stati emanati provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli varati a livello nazionale.
“La Campania è un’anomalia in confronto agli altri paesi europei – afferma all’Italpress Laura Falcone, genitore e membro del coordinamento Scuole Aperte -. In tutta Italia si sta discutendo di riaprire le superiori a partire dal’11 gennaio, noi abbiamo i bambini dell’asilo e di prima elementare ancora a casa. Ci sono regioni che hanno indici di contagio peggiore del nostro e non hanno mai chiuso” conclude la mamma prima di unirsi alle decine di altre mamme che stamattina si sono date appuntamento alle 13 davanti al Casanova di Piazza Cavour. “Se la scuola non riapre semaforo rosso per tutti” è lo slogan della manifestazione andata in scena davanti all’Istituto Comprensivo dove i no Dad hanno rallentato il traffico con attraversamenti stradali accompagnati da cori e sagome in cartone di scolari. “La scuola è a scuola, usciamo dagli schermi” si legge su uno striscione esposto sulle vetrate del Casanova mentre per strada si alza la voce di protesta dei genitori che parlano di “emergenza democratica”.
Anche in altre zone di Napoli le mamme si sono mobilitate contro la Dad e varie manifestazioni sono sfociate in un presidio che nel pomeriggio è prima passato davanti alla sede della Regione Campania in via Santa Lucia e poi si è sposato a Piazza del Plebiscito, sotto la Prefettura. I genitori non negano l’emergenza ma invocano provvedimenti proporzionali al miglioramento della situazione epidemiologica: “Siamo in zona gialla, a breve inizieranno i saldi e noi abbiamo ancora i bambini che non vanno a scuola. Ci devono spiegare il perchè” afferma un’altra mamma ascoltata in giornata. Nel frattempo in vista della ripresa il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca sui social annuncia di aver chiesto e ottenuto l’invio di 350mila test antigenici che arriveranno alla fine di questa settimana e saranno utilizzati per uno screening a tappeto del personale scolastico. Per il momento è previsto un ritorno in aula graduale: l’11 toccherà alle prime e alle seconde elementari, il 18 dovrebbe toccare alle altre classi della scuola primaria. La data della ripresa per le superiori potrebbe invece essere quella del 25 gennaio, ma da Palazzo Santa Lucia si affrettano a ricordare che ogni decisione sarà presa dopo attenta valutazione della curva del contagio.
(ITALPRESS).

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