Sclerosi multipla, serve attenzione allo stile di vita

MILANO (ITALPRESS) – La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale legata a un’alterata risposta del sistema immunitario, che può colpire sia il cervello sia il midollo spinale. Il processo infiammatorio altera il rivestimento delle fibre nervose – la mielina, che le avvolge in più strati come l’isolante di un cavo elettrico – lasciandole scoperte: il danno della mielina può causare blocchi o rallentamenti nella conduzione del segnale nervoso; l’infiammazione produce sintomi quali la perdita di forza o alterazioni delle sensibilità in alcune parti del corpo, disturbi dell’equilibrio, riduzione improvvisa della vista in un occhio. Si calcola che le persone con sclerosi multipla nel mondo siano circa 2,8 milioni, di cui circa 137mila in Italia: oggi esistono farmaci efficaci e sicuri in grado di rallentare o addirittura di arrestare l’avanzare della malattia; l’attenzione verso gli stili di vita è però importante, in particolare la cura dell’alimentazione, dell’efficienza del sonno, dell’attività fisica e della salute intestinale.
“La fascia d’età più colpita è quella compresa tra la seconda e la quarta decade: si tratta quindi di giovani adulti, con un’incidenza maggiore di 2,5 volte circa sulle donne che sugli uomini; i costi socioeconomici sono importanti, perchè le persone vengono colpite dalla malattia nella fase più produttiva della loro vita e le donne anche nella fase fertile”, ha dichiarato Mariarosaria Valente, docente di Neurologia, direttrice della scuola di specializzazione in Neurologia dell’Università di Udine e della clinica neurologica dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asu Fc), intervistata da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
In tempi recenti, spiega Valente, “abbiamo affinato le capacità e le competenze diagnostiche, ma è cambiato anche il nostro stile di vita: quest’ultimo ha un grosso impatto sulla malattia quindi un’alimentazione poco curata, una vita frenetica, sonno insufficiente e attività fisica relegata a pochissimo tempo nel fine settimana possono fare la differenza sull’incidenza della sclerosi multipla; non è una malattia ereditaria, ma in alcuni nuclei familiari può esserci una predisposizione a svilupparla”.
Aprendo il capitolo dedicato ai sintomi, la direttrice di Asu Fc evidenzia come “sono imprevedibili e dipendono dalle sedi dei focolai infiammatori nel cervello o nel midollo spinale. Possono manifestarsi con la perdita di forza a una gamba o tutte e due o a metà corpo, alterazioni della sensibilità, perdita improvvisa della vista in un occhio, disturbi sfinteriali, vertigini: questi sintomi devono insorgere in maniera subacuta e perdurare più di 24 ore, quando si presentano è importante rivolgersi a uno specialista; in una persona che non ha fattori di rischio vascolari o ha presentato altri sintomi neurologici qualche anno prima senza dargli troppo peso i sospetti della malattia sono più fondati”.
Le cure farmacologiche, aggiunge, “sono molto cambiate negli ultimi trent’anni: i primi farmaci in grado di modificare il decorso della malattia sono comparsi sulla scena a inizio anni ’90, ma sicuramente non erano efficaci come quelli di cui disponiamo oggi che sono circa una quindicina e possono rallentare il decorso della malattia se non addirittura arrestarlo; possono essere somministrati per via iniettiva, sottocutanea, endovenosa e per via orale. Non si guarisce mai definitivamente perchè è una malattia cronica: le terapie vanno prese per tutto il corso della vita, ma alcune di queste modificano in maniera consistente il decorso; le aspettative di vita oggigiorno sono uguali a quelle delle persone non affette da sclerosi multipla”.
Infine, per quanto riguarda l’attività di prevenzione, Valente sottolinea come “le buone regole alimentari sono in grado di contrastare l’infiammazione sistemica e quindi anche la neuroinfiammazione: le regole basiche riguardano un’alimentazione ricca di fibre e oli vegetali polinsaturi, povera di zuccheri, con la giusta quota proteica, una buona idratazione e un’attenzione a evitare l’eccesso di alcol; è molto importante fare attività fisica e curare la salute dell’intestino e il sonno”.
– foto tratta da Medicina Top –
(ITALPRESS)

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