ROMA (ITALPRESS) – “Unità è stata la chiave del nostro lavoro, fuori e dentro di noi. Sta a noi trasformarlo in una bussola e non in una parola vuota”. Lo ha detto la segretaria Elly Schlein, nel suo intervento all’assemblea nazionale del Partito Democratico.
“La Corte costituzionale ha smontato lo ‘Spacca Italià e nelle motivazioni di quella sentenza abbiamo trovato la fondatezza dei nostri argomenti. Il referendum ha ottenuto il via libera della Cassazione. Ora attendiamo la Consulta – ha spiegato Schlein -. Noi siamo pronti ad andare avanti e portare il Paese al voto. Il governo dovrebbe fermarsi, bloccare le intese, abrogare la legge e chiedere scusa al Paese”.
“Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Ameloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele – ha attaccato la leader dem -. Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani. Non siamo nel regno di fantasia, più che il mondo di Atreju qua è il dilagare del vostro nulla”.
“La destra è fortissima in uno sport: pattinare. Ad Atreju hanno fatto anche la pista di ghiaccio, ma gli italiani scivolano – ha proseguito -. Loro sono bravi a cavalcare i problemi delle persone ma hanno dimostrato in queste due anni di non riuscire a risolverli e allora c’è la propaganda ideologica che di certo non manca nella Rai”.
“Sui centri dell’Albania Meloni ancora non ha messo la faccia, è un clamoroso fallimento. Quei centri sono vuoti e rimarranno vuoti”, ha detto Schlein.
“Meloni è impegnata in un conflitto istituzionale come mai visto prima, una delegittimazione del potere giudiziario – ha affermato la segretaria del Pd -. Se le dimissioni di Apostolico fossero anche in minima parte dovuti agli attacchi del governo sarebbe gravissimo. Non ci arrenderemo mai a uno scontro istituzionale che fa male al Paese, all’idea che siano i miliardari a decidere se i giudici possono fare il loro lavoro”.
E se a destra “gridano al complotto dei poteri forti”, quegli stessi poteri “se li sono portati in casa, sono pieni di conflitti di interesse. Gemmato dice che io politicizzo la sanità, come se la scelta di tagliare i fondi della sanità pubblica non fosse una scelta politica. Io politicizzerò ma lui privatizza: è lo stesso che ha gli ambulatori pirivati che si fanno pubblicità dicendo che se trovate le file di attesa, venite da noi”.
“I risultati delle ultime regionali ci caricano di grande responsabilità. Un risultato che ci inorgoglisce – ha detto ancora la leader dem -. Una crescita di 8 punti dalle ultime regionali. Una crescita enorme anche dove abbiamo mancato il successo per un soffio, come è avvenuto in Liguria. Siamo passati dal 6 a 1 a un 4 a 3. In molte regioni siamo il primo partito. C’è una tendenza, l’inizio di un nuovo ciclo, frutto anche dello spirito unitario”.
“Il nostro progetto è unire chi non si riconosce in questa destra e proporre un’agenda credibile. Unità è anche la parola chiave del nostro percorso di costruzione di un campo progressista. So che la politica ha i propri tempi e i tempi devono maturare – ha aggiunto -. Essere primo partito ci impone maggiore generosità, ma non possiamo pensare di passare quest’anno a farsi ognuno gli affari propri e rinviare alla vigilia delle prossime politiche un lavoro di costruzione di un’alternativa che dobbiamo alla nostra gente. Continuiamo a coltivare battaglie comuni, perchè siamo più forti”.
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