VENEZIA (ITALPRESS) – “La bellezza ma soprattutto la fragilità di Venezia ben illustrano l’importanza di pensare collettivamente alle questioni ambientali e climatiche”. Queste le parole di Saype, l’artista francese protagonista del primo dei quattro appuntamenti di “Fuori Padiglione Venezia”, gli incontri pubblici organizzati dal Padiglione Venezia, Comune di Venezia e Università Ca’ Foscari nell’ambito della 59. Esposizione Internazionale d’Arte. “Artista e Natura. Quando l’elemento naturale diventa oggetto del lavoro dell’artista” è il titolo del primo incontro che si è svolto nel cortile di Ca’ Foscari. In apertura i saluti dell’assessore comunale all’Università, mentre a fare gli onori di casa è stata la professoressa Elena Semenzin, delegata alla Sostenibilità dalla rettrice Tiziana Lippiello: “L’incontro di oggi – ha detto – come quelli che seguiranno nei prossimi mesi sono stati fortemente voluti quali momenti di condivisione e riflessione responsabile sul futuro e le sue urgenze sociali e ambientali con azioni concrete volte a contenere l’impatto devastante del climate change che minaccia luoghi unici come Venezia”.
Ottorino De Lucchi, docente all’ateneo veneziano, ma anche autore dell’opera “Best Wishes”, una delle tappe del percorso espositivo “Alloro” allestito al Padiglione Venezia, ha introdotto la serata illustrando la funzionalità e l’origine dei colori che Saype usa nelle grandi opere che dal 2019 hanno già toccato 20 località nel mondo e che fino al 2024 attraverseranno i cinque continenti. Esponente della Land Art, l’artista francese è considerato pioniere della “field painting” (letteralmente, “pittura su prato”). “Beyond Walls”, questo il nome del progetto dell’artista di fama internazionale, è stato al centro del dibattito odierno. Lo scorso mese di aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra e dell’inaugurazione della Biennale Arte 2022, la sua opera ha attraversato il Canal Grande di Venezia: due braccia unite a rappresentare una “catena umana”, dipinte sull’erba con una particolare pittura biodegradabile, raccontano il rapporto tra uomo e natura in tutto il mondo.
“La quattordicesima tappa del mio progetto Beyond Walls a Venezia – ha spiegato Saype intervistato da Vittoria Castignoli, studentessa di Ca’ Foscari – è stato un passaggio fondamentale del messaggio che voglio difendere: l’importanza di pensare e agire insieme come umanità sulle molte sfide che dobbiamo affrontare. Sono convinto che l’arte sia un mezzo universale per diffondere messaggi a quante più persone possibile. Il potere dell’immagine permette di superare tutte le barriere della lingua e della cultura. Questo incontro con il pubblico è un vero e proprio momento clou per me, avendo l’opportunità di condividere, discutere e imparare da tutti”.
Giovanna Zabotti, curatore del Padiglione Venezia, ha presentato i quattro appuntamenti che si fondano sul legame tra i temi portanti della mostra “Alloro” e i progetti degli artisti che fino al prossimo mese di novembre incontreranno il pubblico: “Sostenibilità, arte e natura saranno i temi portanti dei dibattiti – ha spiegato – Argomenti che assumono un’importanza ancora maggiore perché toccano e sono vissuti in prima persona dai ragazzi e dalle ragazze che abbiamo coinvolto nell’esposizione ospitata all’interno del Padiglione Venezia. I giovani rappresentano il futuro che vogliono vivere”.
foto: ufficio stampa Comune di Venezia
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