“Non credo ci sia una squadra favorita”. Maurizio Sarri lo ha detto parlando di Inter-Juventus alla vigilia della sfida di San Siro. In conferenza stampa all’Allianz Stadium, il tecnico bianconero ha detto che per lo scudetto questa partita vale “Un numero vicino allo zero perché ci saranno ancora 31 partite da giocare”. Parlando ancora della squadra favorita, Sarri ha spiegato: “Non credo si possa dire nella singola partita. Domani troviamo una squadra forte che è in un momento di salute e l’ha dimostrato anche nell’ultima partita. Sono due grandi squadre e io vedo solo l’aspetto positivo nel giocare una partita così. Sono felice di andare in un grande stadio a giocare una partita che sarà seguita in tutto il mondo. Parlare in questo momento di scudetto conta poco, è importante andare a confermare la crescita che sta avendo la squadra. È più importante dimostrare di saper uscire da San Siro con una buona prestazione, poi se si pensa di sistemare la classifica con 3 punti è un errore grossolano”. Così come vorrebbe dire mettere a nudo tutti i propri limiti se ci si facesse condizionare a livello mentale: “Se una classifica a inizio ottobre ci crea un impatto psicologico vuol dire che psicologicamente non siamo preparati a fare certe cose”. Ecco perché Sarri punta il focus soprattutto sulla prestazione dei suoi: “Dobbiamo concentrarci sulla prestazione e ognuno di noi la prestazione la valuta in base al calcio che sa giocare. Cercheremo di andare lì a giocare. Si parla sempre di determinazione, fame, voglia, ma io queste le ritengo qualità insite nei professionisti. Dobbiamo andare lì a imporre il nostro calcio. Poi la partita ci dirà se sia possibile o no, e poi se sapremo adattarci ad altre situazioni che a volte si verificano in campo”. Di sicuro non sarà una prova della verità: “Questa è una squadra che ha vinto, che è matura. Quest’anno abbiamo cambiato qualche giocatore e abbiamo cambiato modo di giocare, dobbiamo fronteggiare avversari più forte rispetto agli anni scorsi. Noi dobbiamo solo innalzare il livello della prestazione e i risultati ci potrebbero venire più facilmente”. Elogi poi all’Inter: “E’ una squadra forte, solida, che quando prende in mano la partita è pericolosa e quando non ce l’ha in mano difende bene e sa essere pericolosa in ripartenza. È una squadra forte contro cui sarà difficilissimo giocare. È una squadra pericolosissima. Sinceramente ho visto un’Inter forte”. Guai a parlare di sfida Sarri contro Conte: “Non riesco a pensare di giocare contro Conte, vedo solo una partita contro l’Inter. Vedo un allenatore tra i più importanti del mondo e lo sta dimostrando anche all’Inter. Se vedete Sarri contro Conte, io non riesco a capirvi perché domani c’è una partita bellissima che è Inter-Juventus”. Eventuali scelte rinviate a dopo l’ultima seduta di allenamento. In avanti sarà sacrificato uno tra Dybala e Higuain: “Non c’è da convincerli, c’è da decidere e poi una volta deciso è giusto che un giocatore che sta fuori sia arrabbiato. Lo ritengo un aspetto positivo, non negativo. Non devo preoccuparmi delle reazioni dei giocatori. Ci sono quelle che a livello mediatico possono fare audience, ma a mio modo di vedere sono positive”. E sulla possibilità di avere un attaccante che ‘riempie’ l’area di rigore, ha aggiunto: “E’ conveniente avere un attaccante che sta bene mentalmente e fisicamente, poi ognuno gioca in base alle nostre caratteristiche. In ogni caso avremo a che fare con una difesa solida, i numeri dicono che è la più forte del campionato per qualità dei difensori e anche perché la squadra difende in maniera giusta. L’Inter sa difendere da squadra. Vediamo chi sta meglio e come attaccarli, ma non sarà semplice”. Sulla specializzazione di Bernardeschi e sull’ipotesi di vestire una maglia da titolare, Sarri ha spiegato: “Io ne ho parlato anche con Federico di questo aspetto e ho fatto fatica a provarlo nel ruolo che ritengo per lui più adatto che è quello fatto con il Bayer Leverkusen. L’ho visto in crescita ma se giocherà o no preferirei lo sentisse da me e non leggendolo. È questione di rispetto”. Quando gli è stato ricordato che il collega Massimiliano Allegri diceva che l’allenatore bravo è quello che fa meno danni, Sarri ha risposto: “A me piacciono molto le squadre caratterizzate fortemente e che hanno un modo di giocare preciso. Poi va bene tutto e sappiamo tutti che noi decidiamo cento cose diverse al giorno e quindi molto probabilmente diverse le sbagliamo tutti i giorni. Quindi avere la capacità di fare pochi errori è una grossa capacità”.
SARRI “INTER-JUVE GRANDE SFIDA, ORA NON DA TITOLO”
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