CAGLIARI (ITALPRESS) – “Mi fa piacere che la Sardegna possa diventare un esempio da esportare in tutto il mondo, per far sì che ci sia un modello sardo all’attenzione di tutti. Oggi ad esempio c’è la consapevolezza che bisogna sviluppare il trasporto pubblico locale in maniera verde e sostenibile. Noi entro il 2030 sostituiremo l’intera flotta di autobus e stiamo cercando di capire con l’Università come migliorare l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, in modo che non solo consumino meno ma che producano energia da cedere al resto della comunità. Dobbiamo offrire un sistema di qualità della vita sempre migliore”. Così il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha aperto il webinar di presentazione del progetto Elettrificazione verde della Sardegna, presentato da Enel, Università degli Studi Roma Tre – Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria, con il supporto di Alleanza Sardegna Rinnovabile (che riunisce WWF, Kyoto Club, Greenpeace e Legambiente). L’obiettivo è di offrire un modello di sviluppo sostenibile per la diffusione dell’elettrificazione in Sardegna da poter poi esportare in tutto il mondo.
Il progetto è stato inserito tra i Multi-Stakeholders Energy Compact delle Nazioni Unite e prevede di raggiungere una serie di obiettivi entro il 2030, in particolare il superamento della produzione di energia da fonti fossili attraverso la sostituzione con impianti rinnovabili, principalmente fotovoltaico ed eolico, e allo stesso tempo la diffusione di tecnologie per l’elettrificazione degli usi finali (SDG 7 target 7.1 e 7.2) come mobilità elettrica, sistemi per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, l’efficientamento energetico e le piastre ad induzione. “Questo non è solo un progetto di Enel, ma della Sardegna – ha sottolineato Nicola Lanzetta, direttore di Enel per l’Italia – Mi piace ribadire che questa sia una nuova maniera con cui i sardi possono vivere. A tutto questo si abbina una convenienza economica. Elettrificare significa fare le stesse cose che facciamo oggi utilizzando l’energia elettrica, perché ora è possibile produrla in maniera rinnovabile senza bruciare idrocarburi. La Sardegna ci può dare l’esempio passando a un modello in cui si usa interamente energia rinnovabile. Investiremo in Italia nei prossimi 3 anni 15,5 miliardi per questa transizione e la Sardegna ne riceverà buona parte. L’utilizzo di energia elettrica dimezzerebbe lo spending delle famiglie e delle aziende che avrebbero un risparmio del 30%”.
Secondo Mariagrazia Midulla, responsabile per il Clima ed Energia di WWF Italia, è da progetti come questo che si deve ripartire: “La metanizzazione dell’Isola appare in contrasto con gli obiettivi fissati dagli accordi internazionali. L’economia distribuita legata alle rinnovabili è più facilmente finanziabile. Quello che serve da parte della Regione è una visione e una strategia per lo sviluppo sostenibile. Abbiamo un’occasione irripetibile”. All’incontro hanno partecipato il Prof Nigel Tapper, membro della commissione IPCC, e premio Nobel per la pace nel 2007 con il gruppo IPCC, Valeria Termini, Professoressa di Economia politica presso l’Università degli Studi Roma Tre e membro degli esperti delle Nazioni Unite; il Professore di Sistemi Elettrici per l’Energia e Prorettore delegato per il territorio e l’innovazione dell’Università degli Studi di Cagliari Fabrizio Pilo. Sono inoltre intervenuti rappresentanti del mondo imprenditoriale come Marco Boglione, Fondatore e Presidente del Gruppo BasicNet e Libero Muntoni, General Manager, Delphina Hotels & Resorts.
“Il progetto di elettrificazione verde della Sardegna nei prossimi 10 anni è stato inserito dagli esperti dell’High Level Dialogue on Energy delle Nazioni Unite (di cui mi onoro di far parte) tra i ‘multistakeholder energy compact'”, commenta Valeria Termini, Professoressa di Economia politica presso l’Università degli Studi Roma Tre. “L’abbiamo scelto e proposto come esempio di crescita locale per promuovere l’accesso all’energia pulita (l’obiettivo 7 dello sviluppo sostenibile). È l’occasione per la Sardegna e per l’Italia di contribuire all’obiettivo globale di decarbonizzazione con un esempio concreto, che utilizza fonti naturali di energia disponibili localmente, e di offrire un modello di riferimento per lo sviluppo indipendente dei Paesi più vulnerabili in cui vivono ancora 759 milioni di persone drammaticamente prive di elettricità”.
(ITALPRESS).
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