“SARÀ UN ANNO DI GRANDI SFIDE”

“Sarà un anno di sfide, un anno importante e vorremmo continuare questo percorso di crescita che abbiamo avviato”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio commenta il prossimo anno accademico, l’ultimo che lo vedrà a capo dell’Ateneo. 

“Sarà un anno particolarmente importante – ha ricordato – perché a novembre avremo la visita dell’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, ndr), quella che è dedicata all’accreditamento delle sedi, quindi una valutazione complessiva della nostra attività. In questo periodo – ha spiegato – abbiamo potuto e dovuto redigere i documenti strategici, abbiamo messo in campo una serie di attività anche concrete di analisi e di studio, abbiamo avviato anche un processo di riqualificazione degli spazi dedicati agli studenti. In quasi tutte le sedi – ha ricordato Uricchio – ci sono lavori in corso e quindi gli ambienti di studio e di lavoro credo potranno essere sempre migliorati in questi anni”. 

“Quando ho iniziato il mio mandato – ha spiegato – abbiamo subito dovuto costruire un piano che allo stesso tempo era di risanamento finanziario e di rilancio. Completato il risanamento finanziario, abbiamo avviato il rilancio che è in pieno corso. In quest’ultimo anno di mio mandato vorrei appunto completare questo percorso di rilancio anche con una crescita sensibile e significativa di tutti gli indicatori che riguardano il nostro Ateneo”. 

E mentre il pensiero è al futuro, lo sguardo resta sul presente e sui risultati relativi alle immatricolazioni e alle iscrizioni alle prove di pre selezione per i corsi a numero chiuso. “Con soddisfazione – ha detto Uricchio – abbiamo letto i dati che il centro servizi informatici ci ha offerto e che evidenziano un trend di crescita particolarmente significativo. Un trend che già lo scorso anno avevamo registrato come dato globale e che ora fa ben sperare, perché è opportuno dirlo le iscrizioni continuano fino al 30 novembre”. 

Secondo i dati forniti dall’Universita’, si evince che sono in aumento gli studenti che scelgono l’Ateneo barese e sono in forte crescita anche i diplomati che hanno che hanno scelto il capoluogo pugliese per sostenere le prove pre selettive per le facoltà a numero chiuso per l’anno accademico 2018/2019: 12.655 parteciperanno ai test per i 3.237 posti, al momento disponibili, per i vari Corsi di laurea. La crescita più significativa, si è registrata per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria, Scienze e Tecniche Psicologiche e per tutte le lauree dell’Area Scientifica e Sanitaria che prevedono una prova selettiva nazionale. Dati confortanti sono anche quelli relativi alle immatricolazioni per i corsi di laurea ad accesso libero che, confermano il trend positivo registrato già all’indomani della chiusura della campagna di accompagnamento e incentivazione che l’Università di Bari aveva avviato nella prima metà di luglio. Le richieste di pre-immatricolazione, al 22 agosto, hanno registrato un incremento di 743 domande rispetto all’anno precedente, passando da 1734 a 2477, confermando il trend di crescita già registrato lo scorso anno. 

“Siamo nella fase di avvio delle immatricolazioni e delle iscrizioni – ha spiegato Uricchio. Noi abbiamo già anticipato a metà luglio la data di avvio delle immatricolazioni, prevedendo anche un bonus di 50 euro per la cosiddetta immatricolazione veloce, una ulteriore forma di sostegno per il diritto allo studio che si affianca anche alle misure che abbiamo stabilito con riferimento alle tasse universitarie. Penso soprattutto – ha continuato – all’esenzione Isee fino a 18mila euro che è stata portata per la prima volta nel nostro Ateneo e alle altre misure di sostegno, per esempio per le famiglie con più figli che si iscrivono al nostro Ateneo. I dati – ha ribadito il rettore – sono ovviamente parziali. Attendiamo settembre per le prove a numero chiuso e ci auguriamo che chi non riesca entrare nei corsi a numero programmato, possa scegliere di poter restare nell’Università di Bari iscrivendosi ai corsi a numero libero. Naturalmente – ha sottolineato – confidiamo che il numero degli iscritti possa crescere anche per l’attrattività dell’offerta formativa”. 

Come ha spiegato il rettore, infatti quest’anno l’offerta formativa si è “ulteriormente rinnovata con alcuni corsi di studio. Penso a quello sui diritti umani, sulle politiche migratorie, il corso di comunicazione”. Un rinnovamento che non si esplicita solo con l’introduzione di nuovi corsi di studio, ma anche con le modifiche che sono state apportate ai percorsi di studio già in essere. 

“Penso – ha detto il rettore – all’innovazione didattica, che costituisce una delle strategie più forti di azione del nostro Ateneo”. 

Un’operazione, messa in campo dal rettore, anche per evitare la c.d. ‘fuga dei cervelli’. “Il diritto allo studio – ha detto Uricchio – è il primo obiettivo da garantire. E’ un diritto fondamentale riconosciuto dalla nostra Costituzione, e credo – ha continuato – che le Università meridionali debbano essere particolarmente attente e sensibili nel promuovere l’affermazione di questo diritto costituzionale. Credo che in particolar modo lo debba essere l’Università di Bari, perché è opportuno ricordare che la norma costituzionale che sancisce il diritto allo studio è stata proprio scritta da Aldo Moro a cui – ha sottolineato il rettore – il nostro Ateneo è intitolato”.

“Per poter garantire il diritto allo studio occorrono strumenti, azioni e risorse. Il nostro Ateneo si è impegnato – ha sottolineato Uricchio – attraverso borse di studio, attraverso le tasse universitarie, attraverso servizi e anche con un’azione sinergica con la regione abbiamo potuto condividere azioni importanti come per esempio gli alloggi per gli studenti. Il numero è cresciuto e continuerà a crescere, come per esempio i servizi di trasporto”. 

Quanto ai servizi, il rettore ha ricordato: “Stiamo lavorando, anche se non siamo ancora giunti a una definizione delle modalità, per poter garantire meglio i trasporti per gli studenti universitari. È un percorso che abbiamo avviato e poi accanto alle borse universitarie, ci sono le borse regionali e credo che tutto questo consente agli studenti del nostro territorio pugliese o provenienti da altre aree territoriali, di poter guardare con fiducia al proprio percorso universitario”.

“L’Università – ha proseguito – è un ascensore sociale, deve continuare ad esserlo, ma deve essere un luogo in cui la formazione e la ricerca debbano essere di qualità. E su questo – ha ricordato Uricchio – abbiamo continuato a profondere il massimo impegno nel poter anche reclutare giovani di valore e nel poter migliorare, implementare, attraverso politiche di ricerca, le attività svolte. Inoltre – ha concluso – l’apertura al territorio ci ha consentito sempre più di puntare sul trasferimento tecnologico e quindi sul trasferimento dei risultati della ricerca che devono poter generare innovazione sviluppo”.

 

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