Nessuna medaglia ma tante soddisfazioni e ben tre record nazionali per l’Italia del nuoto nella seconda giornata dei Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud. Incoraggiante esordio per Simona Quadarella nei 1.500 stile: nelle batterie del mattino la ventenne romana ha fatto segnare il secondo tempo in 15’51″59, preceduta solo dalla stella Katie Ledecky in 15’48″90. Per la Quadarella, campionessa europea in carica e bronzo mondiale due anni fa a Budapest, si tratta della seconda miglior prestazione in carriera: “Sono contenta – ha ammesso la romana – So che questa è la gara di Ledecky, ma io proverò a giocarmela. Mi aspettavo che Jianjiahe Wang fosse più brillante (settimo tempo di accesso in finale per la cinese, ndr): in teoria siamo noi tre a giocarci il podio”. L’appuntamento per la finale dei 1.500, dove non ci sarà Giulia Gabbrielleschi (11^ tempo in batteria) è per domani, pochi minuti dopo le ore 13 italiane.
La Quadarella non sarà l’unica azzurra a caccia di una medaglia. Nelle semifinali odierne, infatti, hanno impressionato anche Martina Carraro e Arianna Castiglioni nei 100 rana. La ligure è entrata in finale con il quarto tempo, un fantastico record italiano di 1’06″39, distante dalle imprendibili Yuliya Efimova (1’05″56) e Lilly King (1’05″66), ma vicina alla giapponese Reona Aoki (1’06″30). Ma può sognare anche la Castiglioni: costretta allo spareggio dopo aver fermato il cronometro in semifinale sull’1’06″97, stesso tempo della belga Fanny Lecluyse, la lombarda si è migliorata di quasi sei decimi eguagliando in modo sorprendente il record italiano appena realizzato dalla Carraro. Due italiane a caccia di una medaglia, dunque, impresa probabilmente impossibile per Filippo Megli nei 200 stile libero: oggi il toscano in semifinale si è superato, primo italiano a infrangere il muro dell’1’46” con il nuovo record tricolore di 1’45″76, ma nella finale dei mostri dovrà migliorare ancora per avvicinare stelle come Clyde Lewis (1’44″90) e Sun Yang (1’45″31).
Nell’unica finale odierna con un’atleta italiana in acqua, i 100 farfalla femminili, buona prestazione per Elena Di Liddo, quarta dietro alla giovanissima canadese Margaret McNeil, alla campionessa svedese Sarah Sjoestroem e all’australiana Emma McKeon. Oro “scontato” per Adam Peaty nei 100 rana maschili: il britannico ha dominato la finale davanti al connazionale James Wilby e al cinese Yan Zibei, ma non è riuscito a migliorare nuovamente il record del mondo fatto segnare ieri in semifinale con un incredibile 56″88. Nei 50 farfalla maschili oro per l’americano Caeleb Dressel davanti al russo Oleg Kostin e al brasiliano Nicholas Santos, mentre l’immensa ungherese Katinka Hosszu ha rispettato il pronostico sui 200 misti precedendo la cinese Shiwen Ye e la canadese Sydney Pickrem. Domani, oltre agli azzurri impegnati nelle ricordate finali, esordirà Federica Pellegrini nei suoi 200 stile libero (batterie al mattino e semifinali dalle 13, ora italiana). In acqua anche Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti nelle batterie degli 800 stile, Nicolò Martinenghi e Fabio Scozzoli nei 50 rana e Federico Burdisso nei 200 farfalla.
Nel torneo di pallanuoto femminile, invece, grande delusione per il Setterosa, fermato nei quarti di finale dall’Ungheria. Fatale per l’Italia è stato il primo quarto, vinto 4-2 dalle magiare: da lì in avanti le azzurre hanno provato la rimonta, raggiungendo le avversarie sul 5-5 e poi sul 6-6, salvo poi arrendersi alla rete decisiva segnata dalla mancina Leimeter. Rinviato dunque ancora una volta l’appuntamento con le medaglie mondiali per le vicecampionesse olimpiche, che mercoledì giocheranno la semifinale per il quinto posto alle 8.30 (ora italiana) contro l’Olanda. Per il Setterosa sfuma per il momento anche la possibilità di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, comunque rinviata al prossimo anno. Domani alle 11.30, ora italiana, toccherà al Settebello, in acqua contro la Grecia per conquistare un posto in semifinale.