Si chiama BFree ed è della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) la migliore campagna di comunicazione sul tema dei vaccini sviluppata nel 2017 da operatori di sanità pubblica, università, centri di ricerca, mondo dell’associazionismo, società scientifiche, ASL e distretti sanitari. A decretarne la vittoria la giuria di “PerchéSì” il primo contest sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini promosso da Sanofi Pasteur, divisione vaccini di Sanofi, che lo ha scelto tra i 54 progetti in gara.
BFree è un progetto multimediale che nasce per aumentare la cultura della prevenzione e la consapevolezza sulle vaccinazioni e sulle meningiti, ma che abbraccia la salute del bambino a 360° e la prevenzione verso tutte le malattie infettive.
“Il rapporto di fiducia tra medico pediatra e genitore si costruisce soprattutto attraverso una corretta comunicazione – ha detto Paolo Biasci, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) -. Noi lo facciamo tutti i giorni e ora ci proviamo anche con BFree. Per dare spazio alle notizie vere, comunicate in modo semplice e diretto e abbracciare la prevenzione pediatrica sotto vari aspetti, non solo quello vaccinale”.
Il laboratorio #PerchéSì ha promosso, contestualmente alla premiazione, il primo hackathon dedicato alla comunicazione vaccinale in Italia. Ieri una trentina di futuri comunicatori si è cimentata nella realizzazione di un progetto innovativo di comunicazione in ambito vaccinale, con il supporto dei dieci finalisti del Contest nel ruolo di mentor.
Si chiama VaxMeApp il progetto vincitore dell’hackathon, sviluppato da un team di tre giovani studenti universitari: Giulia Bona, studentessa del master in Giornalismo e Comunicazione Istituzionale della Scienza presso l’Università di Ferrara, Marco Piana, studente del master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media presso l’Università di Roma Tor Vergata e Francesco Tritto, studente di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’impresa presso l’Università IULM di Milano.
VaxMeApp è una campagna che integra video ironici e virali sul tema della vaccinazione, per attirare in rete i millennial e metterli in contatto con la corretta divulgazione scientifica, attraverso una specifica app e un gioco sul tema della prevenzione vaccinale. Tramite l’ironia e la gamification, VaxMeApp vuole trasmettere anche alle nuove generazioni il valore della vaccinazione come elemento fondamentale di prevenzione.
“Informare in modo autorevole, corretto ed efficace è fondamentale per trasmettere il valore della vaccinazione”, spiega Paolo Bonanni, professore di Igiene e medicina preventiva presso l’Università degli Studi di Firenze, coordinatore del gruppo “Calendario per la Vita” e co-Presidente della giuria di #PerchéSì. “La cultura della prevenzione oggi più che mai rischia di essere minacciata dalla disinformazione che spesso, soprattutto sui social, viaggia più velocemente della comunicazione medico-scientifica e istituzionale. Auspichiamo che progetti come quelli raccolti, capaci di proporre una comunicazione positiva sulle vaccinazioni che possano stimolarne di nuovi con l’obiettivo di coinvolgere in maniera consapevole sempre più persone”.
“Siamo orgogliosi di aver messo in rete le buone campagne di comunicazione già in essere in ambito vaccinale: ci sono e sono molte – ha detto Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur Italia e Malta -. #PerchéSì è un progetto che investe sull’educazione e favorisce la contaminazione tra idee e diversi approcci comunicativi. Crediamo, infatti, che la strada da percorrere passi attraverso un dialogo aperto con l’opinione pubblica al fianco di istituzioni e società scientifiche capace di promuovere la cultura della prevenzione e il suo valore per la persona e per la sanità pubblica, renderla virale su diversi canali. Noi di Sanofi Pasteur crediamo quindi nella ‘viralità’ delle buone idee”.