Sanità, petizione UAP contro revisione tariffe verso le 50 mila firme

Presidio ospedaliero Gaetano Pini. Via Pini 9. Inaugurazione tre reparti di degenza destinati alla Prima Clinica Ortopedica, alla Chirurgia dell'anca displasica e alla Clinica Santa Sofia dell'ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini - CTO,. (MILANO - 2023-10-18, ) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – L’AISI – Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti interviene con fermezza sulla delicata questione del nuovo tariffario nazionale per la specialistica ambulatoriale, approvato in modo unilaterale e giudicato insostenibile per le strutture sanitarie private accreditate e pure.
La petizione lanciata dall’UAP – Unione Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, che denuncia i danni gravissimi provocati da questa misura, sta rapidamente avvicinandosi alle 50.000 firme, dimostrando il forte appoggio da parte di cittadini e operatori preoccupati per il futuro della sanità italiana.
“La revisione al ribasso di queste tariffe è una decisione insensata e profondamente ingiusta. Metterà in ginocchio un settore che ogni giorno offre servizi di qualità a milioni di italiani”, ha dichiarato Karin Saccomanno, presidente di AISI.
Anche il direttore generale e tesoriere UAP, Giovanni Onesti, ha espresso il suo allarme: “Molte realtà sanitarie, sia accreditate che private pure, rischiano il collasso economico. Chiediamo al Governo di fermarsi e correggere immediatamente questa deriva, prima che sia troppo tardi”.
“Il nuovo tariffario, che doveva essere un aggiornamento equo dopo 26 anni di immobilismo, ha invece ridotto drasticamente i rimborsi fino al 60% per numerose prestazioni – si legge in una nota -. Questo scenario, secondo AISI, compromette la sopravvivenza delle strutture sanitarie, mettendo a rischio la qualità delle cure e l’accesso dei pazienti. In un primo momento, il TAR del Lazio aveva disposto una sospensiva delle nuove tariffe, accogliendo le istanze delle associazioni di categoria. Tuttavia, questa sospensiva è stata successivamente revocata, lasciando in vigore il tariffario contestato”.
Il prossimo 28 gennaio 2025, il TAR del Lazio si pronuncerà collegialmente sulla questione, decidendo se confermare o sospendere definitivamente l’attuale tariffario. Questa sentenza rappresenterà un punto di svolta per il settore sanitario privato accreditato e puro.
“Questa data sarà decisiva per capire se possiamo continuare a offrire servizi ai cittadini senza compromettere la sostenibilità delle nostre strutture”, ha spiegato Onesti.
L’AISI, insieme all’UAP e a numerose altre organizzazioni, continua a chiedere un ripensamento immediato e un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte. “Non è accettabile penalizzare un settore così importante per il nostro sistema sanitario. Difendiamo a spada tratta la sanità privata accreditata e pura, perchè è una risorsa per il Paese, non un costo”, ha concluso Saccomanno.
L’AISI invita tutti i cittadini e gli operatori del settore a continuare a sostenere la petizione, affinchè questa battaglia sia vinta e il diritto alla salute sia tutelato per tutti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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