Un provvedimento “che disciplina l’Osservatorio permanente regionale per l’accreditamento (Opra)” e che istituisce al suo interno “l’organismo tecnico accreditante (Ota)” è stato da poco approvato dall’esecutivo lucano, che già alla fine di aprile aveva deliberato “la revisione manuale di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie della Basilicata in attuazione delle intese della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni”.
Nella configurazione normativa vigente “l’accreditamento istituzionale è il procedimento attraverso il quale, a conclusione di uno specifico processo valutativo ed in relazione alla programmazione regionale – è spiegato nella delibera di giunta regionale – viene attribuito alle strutture sanitarie pubbliche e private, già in possesso dell’autorizzazione all’esercizio che ne facciano richiesta, lo status necessario per diventare soggetti erogatori per conto del servizio sanitario regionale, previo riconoscimento dci possesso di prescritti specifici requisiti di qualità sul piano tecnologico, organizzativo e professionale ulteriori rispetto a quelli richiesti per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività”. L’Opra assicura quindi “la più efficace implementazione delle procedure di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, per promuovere e salvaguardare la qualità delle prestazioni fornite”.
Tra le funzioni dell’Opra, quelle di “programmazione strategica in materia di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie; presidio delle procedure tecnico-amministrative; organizzazione e coordinamento del processo di formazione e sviluppo professionale degli operatori del sistema regionale di accreditamento”.