Tre commissari in pochi giorni. Così la sanità calabrese vede rivoluzionata la sua governance: dopo le polemiche il Governo ha affidato l’incarico di commissario ad acta alla sanità calabrese a Eugenio Gaudio, già rettore dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e di origini cosentine. Inoltre, Gino Strada dovrebbe far parte della squadra, anche con una delega speciale.
Il terremoto nella sanità della Calabria è iniziato dieci giorni fa, lo scorso 6 novembre, quando Saverio Cotticelli, allora commissario ad acta, è finito al centro delle polemiche dopo un’intervista rilasciata alla trasmissione Titolo Quinto di Rai3.
Le critiche immediate hanno portato alla rapida sostituzione di Cotticelli con Giuseppe Zuccatelli, nominato sabato 7 novembre dal Consiglio dei Ministri. Neanche il tempo di arrivare e pure Zuccatelli è finito nella bufera per alcune dichiarazioni sulle mascherine contenute in un video circolato sul web. Entrambi hanno cercato di correre ai ripari, ritrattando, ma troppo tardi: le polemiche non si sono placate e la rivoluzione nella sanità della Calabria era ormai già avviata. Proposte, richiami, dibattiti in tutte le sedi e, nei giorni a seguire, è venuto fuori il nome di Gino Strada che, però, ha posto una condizione: “Non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica – ha scritto ieri su Facebook -, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento”.
Oggi, poi, è arrivato l’ultimo atto (forse) di questa rivoluzione della sanità in Calabria.
La giornata è cominciata con un’intervista di Zuccatelli in tv, che ha rotto il silenzio dei giorni scorsi: “Io non mi dimetto spontaneamente”, ha detto stamattina a “Buongiorno regione” di TgR Calabria. “Se mi verrà chiesto da parte del governo, da parte del ministro, un secondo dopo darò le dimissioni”, ha aggiunto. Dimissioni che, poi, nel primo pomeriggio, sono arrivate. “Mi sono dimesso perché me lo ha chiesto l’istituzione che mi ha nominato, il ministro Speranza”, ha detto su Rainews. “Sono stato nominato sabato scorso – ha spiegato -, il decreto di nomina non è arrivato. E’ una dimissione relativa alla mia disponibilità, che avevo dato al ministro Speranza”.
Nel tardo pomeriggio, infine, è arrivata la notizia. Il Consiglio dei Ministri ha deciso: il nuovo commissario sarà Eugenio Gaudio.
“Abbiamo chiesto al governo, insistentemente, che ad amministrare la nostra sanità fosse un calabrese”, ha detto Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione Calabria, in diretta Facebook dopo la nomina di Gaudio. “Un figlio di questa terra – ha continuato – che potesse finalmente prendere in mano la situazione conoscendone il respiro. Il governo l’ha capito. Lo ha recepito e oggi ha proposto il rettore Gaudio”. “Il nuovo commissario ad acta, che mi auguro prenderà servizio da subito – ha aggiunto Spirlì -, sarà accolto da noi con lo spirito di massima collaborazione”.
Gaudio, rettore uscente dell’università La Sapienza di Roma, che risulta indagato dalla Procura di Catania nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta “Università bandita”, secondo le prime notizie, dovrebbe essere affiancato da Gino Strada. “Apprendo dai media – ha scritto Strada su Facebook – che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini”.
(ITALPRESS).